Mattanza alle isole Faroe: cento cetacei massacrati, feti strappati dalle femmine incinte
Un orrore senza fine si è consumato nella baia di Vestmanna. Dopo la mattanza, le carcasse sono state gettate da una scogliera
Cento cetacei uccisi alle isole Faroe: feti strappati dalle femmine incinte
È una mattanza quella che si è consumata nella baia di Vestmanna delle isole Faroe. Un massacro in cui circa cento cetacei (globicefali, grandi mammiferi appartenenti alla famiglia dei delfinidi) sono stati brutalmente uccisi a colpi di coltello e uncino.
Giovani e adulti sono stati straziati dalle lame, tutti ammazzati con un coltello piantato dietro la testa, uno squarcio che recide il midollo spinale causando una morte dolorosa attraverso un’agonia che può durare anche alcuni minuti. E la violenza, documentata dal gruppo di attivisti di Sea Shepherd Conservation Society, non ha risparmiato neanche le femmine incinte e i loro quattro piccoli.
I volontari della Sea Shepherd Conservation Society, organizzazione senza scopo di lucro da tempo impegnata nella campagna di sensibilizzazione “Operation Bloody Fjords” (Operazione Fiordi Insanguinati), ha diffuso le immagini delle carcasse degli animali e i video scioccanti dei feti strappati dal ventre delle madri.
Il giorno del massacro, martedì 27 agosto, il branco di mammiferi era stato avvistato al largo di Skopunarfjordur. Nel corso dell’inseguimento, durato almeno cinque ore, gli animali sono stati accerchiati e spinti verso la riva della baia di Vestmanna, comune sull’isola di Streymoy, una delle diciotto che compongono l’arcipelago, un protettorato del Regno di Danimarca. Una volta spiaggiati, i cetacei, ormai esausti, sono stati brutalmente uccisi.
Non è il primo caso di caccia alla balene nell’area: dall’inizio dell’anno, se si contano undici grindadrap. Anche il giorno prima delle ultime morti brutali, erano stati uccisi due iperodonti boreali spiaggiati sull’isola.
Cetacei uccisi alla Faroe, le carcasse buttate dalla scogliera. La brutale morte dei cetacei non è stato il solo spettacolo di disumanità. I resti dei mammiferi massacrati sono stati gettati da una scogliera poco distante dalla cittadina di Leynar. Lo mostrano sempre le immagini diffuse sui social dalla Sea Shepherd Conservation Society, in cui sono immortalati i momenti in cui un camion getta pezzi e carcasse, alcune completamente integre, nella baia.
La zona, dove sono stati gettati gli animali morti, non è lontana da un’area in cui nel 2010 erano state scoperte numerose carcasse. “Vedendo come i Faroesi scaricano queste vittime, è chiaro che non hanno rispetto per le balene pilota o i delfini – sia quando sono vivi, sia dopo che sono stati uccisi”, ha dichiarato Rob Read, a capo della campagna alle isole Faroe e direttore di Sea Shepherd nel Regno Unito.