Chili di plastica uccidono i cervi sacri di Nara: è moria in Giappone per colpa dei turisti
Cervi uccisi da plastica – Anche i cervi sacri di Nara sono finiti vittima della plastica. In Giappone, nella cittadina a circa 30 chilometri da Osaka celebre per questi animali che vivono in libertà, sono stati ritrovati senza vita 9 esemplari.
La loro causa di morte è la plastica lasciata dai turisti che fanno visita al parco di 650 ettari dove vivono più di un migliaio di cervi liberi di scorazzare in giro. In realtà, da marzo, le vittime sono state 14 come riportato dalla “Nara Deer Preservation Foundation” e dai media locali come il “Japan Times“.
Nello stomaco di uno dei cervi morti sono stati ritrovati ben 4,3 kg di plastica: una quantità enorme che non gli ha lasciato scampo. Si tratta soprattutto di cartacce e confezioni di snack o cibo di vario genere dati in pasto agli animali dai turisti in visita a Nara per farli avvicinare e scattarsi così una foto.
Per questo, d’ora in poi, le autorità hanno imposto delle precise limitazioni: a questi animali, sacri per la religione shintoista, si potranno solo dare cracker di senbei (alimento tipico giapponese a base di riso glutinoso) e nessun alta cibaria soprattutto se contenuta in bustine di plastica.
I cervi, infatti, vengono attratti dagli odori delle confezioni, anche se vuote, e se ne nutrono non sapendo di andare incontro alla morte. Così come riportato da “La Repubblica“, il paradosso di questi esemplari deceduti è che, oltre ad avere plastica nello stomaco, sono morti in realtà per malnutrizione.
La veterinaria del gruppo per la conservazione degli animali intervistata da “Kyodo News“, Rie Maruko, ha spiegato infatti che la particolare conformazione dello stomaco dei ruminanti non gli consente la digestione di questo materiale.
Dunque nuove regole attenderanno i turisti in visita ad una delle antiche capitali del Giappone, nonché Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, celebre proprio per i suoi cervi in libertà.
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