In Brasile negli ultimi tre mesi sono morte più di 500 milioni di api
Recenti studi hanno lanciato l’allarme sull'utilizzo dei pesticidi in Brasile
La strage di api in Brasile sotto la presidenza di Bolsonaro
Più di 500 milioni di api sono morte in Brasile negli ultimi tre mesi. Nello stato del Rio Grande do Sul sono state trovate milioni di api morte, lo riferiscono gli apicoltori brasiliani.
Secondo i ricercatori, gli insetticidi sono la prima causa della morte di massa degli insetti. Le sostanze chimiche utilizzate per uccidere i parassiti avrebbero quindi provocato la morte di milioni di api.
Le api hanno un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Tanto importanti che l’Onu ha istituito la giornata mondiale dedicata proprio a questo insetto.
Oggi le api sono a rischio di estinzione per via dei cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta. Ma l’altro fattore che mette a fortemente a rischio la specie è proprio l’uso dei pesticidi in agricoltura.
Questi insetti permettono l’impollinazione, vale a dire il trasporto di polline da un fiore all’altro. Ed è proprio grazie a questo meccanismo se disponiamo di gran parte della frutta e della verdura che mangiamo.
La principale causa di morte delle 500 milioni di api brasiliane è stata l’uso di pesticidi contenenti prodotti vietati in Europa, come i neonicotinoidi e il fipronil, conosciuto anche come fluocianobenpirazolo.
Lo scorso aprile l’UE ha imposto un divieto quasi totale ai neonicotinoidi proprio a causa del grave danno che potrebbero causare alle api. Ma nello stesso anno il Brasile, sotto la presidenza di Jair Bolsonaro, ha revocato le restrizioni ai pesticidi, nonostante l’opposizione degli ambientalisti.
Secondo i dati raccolti da Unearthed, un’agenzia collegata a Greenpeace UK, il Brasile ha incrementato l’uso di pesticidi, molti dei quali vietati in Europa.