Che cos’è e come funziona WikiLeaks, il sito fondato da Julian Assange
WIKILEAKS COS’È – È di oggi, 11 aprile 2019, la notizia dell’arresto a Londra di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks che da anni si trovata nell’ambasciata dell’Ecuador per evitare l’estradizione in Svezia, dove è accusato di violenza sessuale.
La sua protezione da parte dell’Ecuador, stato di cui Assange ha la cittadinanza, è venuta meno quando il presidente del Paese, Lenìn Moreno, ha negato il diritto di asilo al giornalista e attivista australiano.
Assange è noto principalmente per aver fondato l’organizzazione WikiLeaks, della quale è caporedattore. Ma cos’è WikiLeaks? Di cosa si occupa?
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WikiLeaks | Cos’è e come funziona
WikiLeaks è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2006 e che riceve in forma anonima documenti di ogni tipo protetti dal segreto di stato per poi pubblicarli sul proprio sito web. Le fonti da cui provengono i diversi documenti che spesso rivelano comportamenti scorretti da parte di governi o aziende, grazie ad un potentissimo sistema di cifratura, sono infatti protette da anonimato oltre che da whistleblower.
Il termine leaks, infatti, vuole significare “fuga di notizie”: proprio perché la “verità” è la finalità primaria dell’organizzazione, l’invio di documentazione è concesso a tutti, che non devono far altro che recarsi sul sito e depositare il materiale di cui sono in possesso seguendo la specifica procedura. L’associazione provvede poi a effettuare le dovute verifiche prima della pubblicazione.
Tale materiale deve avere, in sostanza, solo alcuni requisiti fondamentali: essere di una certa rilevanza storica, diplomatica, politica ed etica. Quindi documenti o notizie irrilevanti, come pettegolezzi o materiale già edito, non sono assolutamente accettati.
Il primo dossier riservato pubblicato dall’associazione risale al 2007, quando l’associazione denunciò una gestione scorretta da parte dell’esercito americano di alcune commesse militari in Iraq e Afghanistan.
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A seguire WikiLeaks si è occupata di diffondere documenti top secret in merito ai metodi utilizzati sempre dallo US Army nel carcere di Abu Grahib negli anni della “guerra al terrore” o le mail della candidata alla vicepresidenza statunitense Sarah Palin che denunciavano l’operato dell’esercito americano in Iraq.
Nel 2010, in particolare, il sito dell’associazione fondata dall’attivista australiano ha diffuso decine di migliaia di rapporti e comunicazioni d’ambasciata dei diplomatici americani al governo Usa.
Oltre ai governi, ad essere spesso cadute sotto i colpi di WikiLeaks per i propri comportamenti discutibili sono state anche aziende private e, in particolare, le case farmaceutiche.
Al fine di garantire il rispetto assoluto dell’anonimato e proteggere i documenti, WikiLeaks non conserva i file e il materiale che arriva nella sua cassetta elettronica: proprio per tale ragione, l’invio di materiale su file Word è altamente sconsigliato dalla stessa associazione in quanto maggiormente tracciabile.
WikiLeaks | I fondatori
Oltre a Julian Assange, che è l’attuale caporedattore del sito di WikiLeaks, la fondazione di questa associazione si deve a dissidenti cinesi, giornalisti, matematici e informatici provenienti da Stati Uniti, Taiwan, Europa, Australia, Sudafrica.
Secondo quanto rivelato dallo stesso Assange al Guardian, a lavorare a tempo pieno per l’associazione sono 5 persone: oltre loro però, il sito si avvale anche della collaborazione saltuaria di circa 800 persone.
Nonostante le sue attività abbiano negli anni portato sotto le luci dei riflettori all’attenzione dell’opinione pubblica mondiale diverse importanti scoperte e questioni, l’operato di WikiLeaks resta illegale proprio perché incita alla sottrazione di documenti coperti dal timbro con su scritto “top secret”. Sono in molti a ritenere straordinaria la sua attività, come molti altri sono invece convinti che la diffusione di segreti di stato sia una minaccia per la sicurezza di molti paesi.
Avendo la natura di una no profit, WikiLeaks si sostiene tramite donazioni spontanee di migliaia di sostenitori. Una delle sue ultime campagne, infatti, è riuscita a raccogliere oltre 1 milione di dollari.