WhatsApp: ecco le etichette per combattere spam, pubblicità e catene di sant’Antonio
Tutti, almeno una volta, abbiamo ricevuto su WhatsApp qualche messaggio indesiderato: spam o catene di sant’Antonio che abbiamo velocemente eliminato con disappunto.
Sms fastidiosi e inulti che WhatsApp ha messo nel mirino: la popolare applicazione ha infatti implementato una nuova funzionalità sulla beta attualmente disponibile per Android con l’obiettivo di rendere più difficile la diffusione dei messaggi di spam o delle catene di sant’Antonio.
In pratica si tratta di un’etichetta per tutti i messaggi che vengono inoltrati, in modo da sottolineare se il singolo messaggio è stato scritto dall’utente o semplicemente copiato da un’altra conversazione attraverso la funzione “Inoltra”.
Una mossa che consentirà di gestire meglio catene di sant’Antonio e spam, ma anche di ridurre il fenomeno della diffusione delle fake news.
C’è però un modo particolarmente semplice per aggirare la novità: l’etichetta comparirà solo se il messaggio è stato inoltrato con la funzione apposita, e non se è stato semplicemente copiato e incollato.
Una novità che forse andrà sviluppata ancora un po’. E’ evidente infatti che allo stato attuale l’aggiramento è fin troppo semplice da aggirare per “spammer” e diffusori di bufale professionisti.
La novità, come detto, è disponibile attualmente solo sulla versione beta di WhatsApp (2.18.179), ma è probabile che arriverà a giorni sulla versione stabile su tutti i dispositivi compatibili, anche iOS e sulle piattaforme Windows Phone supportate.
Chi vuole provare la nuova etichetta può farlo iscrivendosi al programma beta di WhatsApp su Android, oppure scaricando la nuova versione da siti terzi come APK Mirror.
La nuova etichetta si va quindi ad aggiungere alle ultime funzionalità introdotte sul client, come ad esempio la possibilità di inviare messaggi vocali senza continuare a premere l’icona sullo schermo (basta cliccare sul lucchetto) o la rivoluzione introdotta nelle conversazioni di gruppo e le modalità aggiornate per la loro gestione.