Perché WhatsApp sarà presto vietato ai minori di 16 anni
Il cambiamento delle regole arriva in prossimità dell'introduzione di nuove norme sulla privacy dell'Ue che saranno introdotte a maggio, il cosiddetto GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati
Il popolare servizio di messaggistica WhatsApp sarà presto vietato ai minori di 16 anni in tutta l’Unione europea.
Attualmente gli utenti devono avere almeno 13 anni per poter accedere al servizio, ma l’azienda sta cambiando le regole prima dell’introduzione di nuove norme sulla privacy dell’Ue che saranno introdotte a maggio, il cosiddetto GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati.
L’app, che è di proprietà di Facebook, chiederà agli utenti di confermare la loro età quando viene richiesto di accettare nuovi termini di servizio nelle prossime settimane.
Non ha specificato in che modo verrà applicato e controllato il limite di età.
Al momento, WhatsApp non chiede agli utenti della loro età quando aderiscono, né fa riferimenti incrociati sui loro account Facebook o Instagram per scoprirlo.
Circa un terzo di tutti i giovani di età compresa tra i 12 e i 15 anni con sede nel Regno Unito attivi sui social media usa WhatsApp, secondo un rapporto del 2017.
Questo lo ha reso il quinto social network più popolare dopo Facebook, Snapchat, Instagram e YouTube.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Ue che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio, darà ai cittadini europei un controllo molto maggiore sul modo in cui le aziende utilizzano le loro informazioni.
Sono previste inoltre regole specifiche per proteggere i giovani i cui dati personali vengono elaborati al fine di fornire loro servizi online.
L’app prevede di mantenere il limite di età a 13 anni nel resto del mondo.
La maggior parte delle app di social media, tra cui Snapchat, YouTube, Instagram, Pinterest, Twitter, Musical.ly e Reddit, sono vietate ai minori di 13 anni.
WhatsApp consentirà inoltre a tutti gli utenti di scaricare un rapporto che specifica nel dettaglio i dati che possiede su ciascun utente.
Che cos’è il GDPR
Il cosiddetto GDPR è la più grande revisione della privacy online sin dalla nascita di Internet, che darà ai cittadini europei il diritto di sapere quali dati sono memorizzati su di essi e tutelerà il diritto di vederli cancellati.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) è un regolamento con il quale la Commissione europea vuole rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini sia all’interno che all’esterno dei confini dell’Unione europea.
Il testo, pubblicato su Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 25 maggio dello stesso anno, inizierà ad avere efficacia il 25 maggio 2018.
Il nuovo regolamento in materia dei dati personali conferisce ai regolatori il potere di multare le multinazionali fino al 4 per cento del loro fatturato globale o 20 milioni di euro se non rispetteranno i severi requisiti di protezione dei dati.