Una tempesta di materia oscura sta bombardando la Terra
Il Sistema soalre potrebbe trovarsi nel bel mezzo di una "tormenta" di materia oscura, le cui particelle viaggiano a una velocità di 500 chilometri al secondo
Un flusso di materia oscura bombarda il Sistema solare, e quindi anche la Terra. Questa materia, secondo gli scienziati, viaggia alla velocità di 500 chilometri al secondo.
Il fenomeno non è osservabile: in quanto materia oscura, gli effetti di questo “bombardamento” non sono percepibili. Gli scienziati, però, sono in grado di misurare alcune interazioni attraverso i calcoli (incomprensibili ai più) di un team di ricerca dell’università spagnola di Saragozza che ha profilato l’esistenza di un “uragano” di materia oscura che si starebbe abbattendo sul nostro sistema solare.
Che cos’è la materia oscura?
La materia oscura costituisce circa il 90 per cento della massa dell’Universo. In cosmologia con questo termine si fa riferimento a un’ipotetica componente di materia che non emetterebbe radiazione elettromagnetica. Per questa motivazione tale materia sarebbe al momento rilevabile solo in modo indiretto, grazie ai suoi effetti gravitazionali.
Influenza di fatto i movimenti di stelle e galassie. In parole povere, questi corpi sono troppo veloci per la quantità di massa che riusciamo a percpire, quindi si ipotizza l’esistenza di una forza misteriosa che li attrae gravitazionalmente.
Che cosa sta succedendo
Proprio analizzando e studiando i moti in questione, gli scienziati hanno ipotizzato la presenza di una “tempesta” che si starebbe scagliando anche contro la Terra. Sulla base della missione Gaia, gli studiosi, nel 2017, hanno intercettato una corrente stellare chiamata S1.
È una galassia nana che è stata come inghiottita dalla Via Lattea. A distinguersi da altri flussi scoperti prima è il fatto che questo sia diretto verso il Sistema solare. La corrente stellare porta con sé la materia oscura, che starebbe quindi bombardando il nostro sistema.
Il fisico teorico Ciaran O’Hare, insieme al suo team, ha calcolato la distribuzione e la densità delle particelle di materia oscura. Ad oggi, però, manca uno strumento che riesca a rilevarle e questo perché, come spiegano gli scienziati, pare che le particelle in questione siano 500 milioni di volte più “leggere” degli elettroni.
Se in presenza di un forte campo magnetico, queste particelle potrebbero essere convertite in fotoni. In quel caso gli studiosi sarebbero in grado di notarle. A Washington ci stanno lavorando e, infatti, l’esperimento Axion Dark Matter potrebbe finalmente rilevarle.
La ricerca spagnola è stata pubblicata sulla rivista scientifica specializzata Physical Review D.