Così abbiamo scoperto che ogni scimpanzé può comunicare con un suo ritmo
Una ricerca dell'università di St. Andrews ha rilevato che gli esemplari maschi hanno stili caratteristici individuali quando tambureggiano, che usano come “firme ritmiche” per rivelare la propria presenza ad altri membri del gruppo lontani
Mi chiamo Vesta e sono una biologa dell’università di Vienna. Faccio parte di un gruppo di ricercatori che ha scoperto che gli scimpanzè percuotono le radici degli alberi usando ritmi individuali per mantenersi in contatto nella foresta. Questa scoperta è stata pubblicata il 6 settembre sulla rivista “Animal Behaviour” nello studio intitolato “The form and function of chimpanzee buttress drumming”, di cui sono la principale autrice.
Lo studio, basato sull’osservazione comportamentale di una comunità di scimpanzé nella foresta di Budongo in Uganda, riguarda nello specifico l’abitudine degli scimpanzé a “tambureggiare” con le mani e i piedi le radici degli alberi.
Molti animali usano segnali acustici per comunicare fra loro quando sono distanti o fuori dal campo visivo gli uni degli altri, e il tambureggiamento è uno di questi. Con questo segnale gli scimpanzé producono suoni talmente forti che riescono a essere percepiti a oltre un km di distanza.
Gli scimpanzé tambureggiano principalmente in due contesti: quando si spostano nella foresta e durante display aggressivi che usano per affermare la loro dominanza sui membri del gruppo vicini.
Gli scimpanzé vivono in comunità nelle foreste dell’Africa ma all’interno del gruppo non sempre stanno insieme. Spesso gli individui stanno per conto loro o formano piccoli gruppetti che si cibano in zone diverse della foresta. Inoltre, all’interno della comunità gli scimpanzé hanno relazioni diverse tra di loro: alcuni sono amici, altri nemici, alcuni si alleano e altri si evitano. Perciò, localizzare gli altri membri del gruppo è molto importante per gli scimpanzé, soprattutto per orientarsi a capire dove e da chi andare, in caso di necessita´, e chi o cosa evitare, in caso di pericolo.
Il nostro studio ha dimostrato che gli scimpanzé maschi hanno stili caratteristici individuali quando tambureggiano, ovvero hanno pattern di battiti diversi che usano come “firme ritmiche” per rivelare la propria presenza ad altri membri del gruppo lontani. Alcuni maschi hanno ritmi più variabili come i batteristi jazz e altri più regolari come i batteristi rock! Un individuo in particolare, Tristan, usa tambureggiamenti così lunghi e veloci che lo abbiamo soprannominato il “John Bonham” (batterista dei Led Zeppelin) della foresta! Il maschio alfa Ben, invece, tambureggia con un altro stile caratteristico: produce due battiti vicini separati da un battito più lontano (Clicca qui per ascoltare i vari stili degli scimpanzè: esempi_tambureggiamenti).
La cosa interessante che abbiamo scoperto è che i tambureggiamenti degli scimpanzé sono “firmati” (si attengono ad un pattern specifico) solamente quando li producono durante gli spostamenti nella foresta, e cioè quando sono funzionali a localizzarsi gli uni con gli altri, ma mai quando li usano nei loro display aggressivi per affermare la loro dominanza su altri membri del gruppo vicini. Ciò vuol dire che gli scimpanzé sono in grado di controllare quando e a chi rivelare la loro identità e posizione nella foresta; se da una parte è utile agli scimpanzé comunicare tra loro dove si trovano quando si spostano, è invece imprudente rivelare il loro display di dominanza a possibili rivali che potrebbero sentirli da lontano.
Il prossimo step sarà capire se esista una vera e propria cultura di tambureggiamento tra le diverse comunità di scimpanzé. Da sempre la cultura è considerata una proprietà che distingue l’uomo dagli altri animali. Tuttavia, già dal secolo scorso, la ricerca scientifica ha dimostrato che anche altri animali hanno forme di cultura: le balene cantano canzoni diverse in oceani diversi che variano col passare del tempo; gli uccelli canori intonano melodie in base al territorio; e gli scimpanzé usano strumenti in tipologie e modi diversi in comunità diverse.
Gli scimpanzé, come tante altre specie animali, sono a rischio estinzione. All’inizio del secolo scorso erano stimati circa un milione gli esemplari in Africa. Oggi purtroppo gli scimpanzé sono scomparsi in 4 dei 25 Stati dove erano presenti e si stima che solo un numero di esemplari compreso tra i 150 e 250 mila sia rimasto nel continente africano: un declino preoccupante. Tra le principali cause di tale declino vi sono: la perdita dell’habitat, la tratta di piccoli che vengono sottratti alle madri, la caccia illegale e le malattie trasmesse dagli esseri umani con i quali entrano in contatto. Studiare la comunicazione e il comportamento dei nostri “cugini” primati e degli altri animali è fondamentale non solo per capire come si siano evolute capacità uniche come il linguaggio o la cultura umana ma soprattutto per contribuire alla loro conservazione. Più da vicino conosciamo gli altri animali, più riusciamo a capire come vivono e, dunque, come aiutarli a sopravvivere affinché la biodiversità necessaria per la vita (inclusa la nostra) sul pianeta si mantenga.