Stephen Hawking nel libro postumo: “I superumani prenderanno il sopravvento e per gli umani non ci sarà scampo”
"Brief Answers to the Big Questions" è l'ultima opera del fisico in uscita il 18 ottobre
Nei suoi ultimi scritti, il fisico Stephen Hawking, morto il 14 marzo del 2018, prevede che una razza di superumani prenderà il sopravvento.
In Brief Answers to the Big Questions (“Brevi risposte a grandi domande”), l’ultima opera del fisico in uscita il 18 ottobre, Hawking parla con schiettezza di argomenti delicati come quello delle macchine pronte a prendere il sopravvento sugli umani, delle più grandi minacce per la Terra e delle altre forme di vita nell’universo.
Intelligenza artificiale
Hawking avverte sull’importanza di regolamentare l’intelligenza artificiale, sottolineando che “nel futuro l’intelligenza artificiale potrebbe sviluppare una volontà propria, una volontà che potrebbe entrare in conflitto con la nostra”. Una possibile corsa delle macchine alle armi dovrebbe essere fermata prima che si presenti la realepossibilità che accada, scrive.
“In breve, l’avvento del super-intelligente sarebbe la cosa migliore o peggiore che potrebbe mai accadere. Il vero rischio con l’intelligenza artificiale non è la malizia, ma la competenza. Un’intelligenza artificiale super-intelligente sarà facilmente capace di raggiungere i suoi obiettivi, e se questi obiettivi non sono allineati con i nostri, siamo nei guai”, avverte nel suo libro postumo il fisico.
Il futuro della Terra, modifiche genetiche e superumani
C’è una cattiva notizia, si legge ancora nel testo del fisico: ci sarà una guerra nucleare o una calamità ambientale che “paralizzerà” la Terra. Tuttavia, per quel momento, “la nostra razza ingegnosa avrà trovato un modo per svincolarsi dalla Terra e sopravvivere al disastro”. Le altre specie della Terra probabilmente non lo faranno, però.
Gli umani che riusciranno a fuggire dalla Terra probabilmente saranno dei nuovi “superumani” che hanno usato la tecnologia delle modifiche genetiche per superare gli altri. E lo avranno fatto sfidando le leggi dell’ingegneria genetica, migliorando i loro ricordi, la resistenza alle malattie e l’aspettativa di vita, dice ancora il fisico.
Hawking sembra veramente entusiasta di questo punto, e scrive: “Non c’è tempo per aspettare che l’evoluzione darwiniana ci renda più intelligenti e migliori”.
“Una volta che questi superumani appariranno, ci saranno significativi problemi politici con gli esseri umani ‘normali’, che non saranno in grado di competere con loro”, avverte ancora il fisico britannico.
“Presumibilmente, moriranno o saranno insignificanti. Invece, ci sarà una razza di esseri autoprogettati che continuano a migliorarsi a un ritmo sempre crescente. Se la razza umana riesce a ‘riprogettarsi’, probabilmente riuscirà anche a espandersi e a colonizzare altri pianeti”.
Vita intelligente nello spazio
Hawking riconosce che ci sono varie spiegazioni sul perché le altre forme di vita intelligente nello spazio ancora non sono state riconosciute o non hanno visitato la Terra. Le sue predizioni in questo caso non sono così audaci, ma la sua spiegazione preferita è che gli umani hanno volutamente ignorato le forme di vita intelligente che sono là fuori.
Dio esiste?
No, dice Hawking.
“La domanda è: Dio ha scelto di creare l’universo per ragioni che non riusciamo a capire o l’universo è stato determinato dalle leggi della scienza? Io credo più nella seconda risposta. Se ti piace, puoi chiamare le leggi della scienza ‘Dio’, ma non sarebbe il Dio personale che vorresti incontrare e a cui vorresti porre delle domande”.
Le più grandi minacce alla Terra
La minaccia numero uno è una collisione di asteroidi, come quella che ha ucciso i dinosauri. Ma da quella “non possiamo difenderci in alcun modo”, scrive Hawking. Più probabile e immediata invece è la minaccia del cambiamento climatico. “Un aumento della temperatura oceanica scioglierebbe le calotte polari e causerebbe il rilascio di grandi quantità di anidride carbonica”, scrive Hawking. “Entrambi gli effetti potrebbero rendere il nostro clima simile a quello di Venere con una temperatura di 250 gradi centrigradi”.
L’idea migliore che l’umanità potrebbe adottare
L’ultimo consiglio del fisico è quello sulla possibilità di sperimentare e adottare nuove forme di energie. Quello della fusione nucleare, in primis. Questo ci darebbe energia pulita senza inquinamento o riscaldamento globale.