Sei miti sul sesso a cui dovreste smettere di credere
Per un motivo o per l'altro, gli esseri umani sono molto timidi quando si tratta di parlare di sesso. Ecco alcune idee sbagliate che molti di noi hanno sul sesso
Per un motivo o per l’altro, gli esseri umani sono molto timidi quando si tratta di sesso, e restii a parlarne apertamente. Perfino le persone più colte su questo argomento hanno varie lacune, riempite spesso da leggende metropolitane, pubblicità ingannevoli, e soprattutto pornografia, che svolge un ruolo fondamentale nell’enorme quantità di idee sbagliate che molti di noi hanno sul sesso.
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Mettiamo quindi da parte l’imbarazzo nei confronti di pene, vagine, orgasmi, eiaculazioni e infezioni sessualmente trasmissibili e affidiamoci alla scienza.
Cinque falsi miti sul sesso, pubblicati dal sito di divulgazione scientifica I fucking love science, smontati uno a uno:
“La vagina si allarga se una donna ha tanti rapporti sessuali”
Sono pochissime le prove che confermano che il rapporto sessuale può allargare permanentemente la vagina di una donna, cambiandone forma e dimensione a seconda di quanti partner sessuali ha avuto o quanto spesso ha fatto sesso.
“È un mito che la vagina di una donna si estenda permanentemente quando fa sesso con un uomo con un pene grande”, spiega il dottor Sari Locker. “Dopo ogni incontro sessuale, la vagina si contrae tornando alla sua dimensione originale. Non ha un’estensione duratura”.
“L’anatomia vaginale è stata poco studiata”, dice uno studio di Human Reproduction, secondo il quale non esiste un modo univoco per classificare la forma della vagina umana.
Una delle poche variabili che hanno fondamento scientifico è la correlazione tra l’età e la larghezza della flessione pelvica.
Esistono vagine di ogni forma, dimensione e colore, come mostra la scultura la Grande Muraglia della Vagina dell’artista Jamie McCartney, che ha creato calchi in gesso di oltre 400 donne diverse, per mostrare le vagine in tutta la loro diversità.
“L’eiaculazione femminile è falsa o forzata”
È una credenza comune che l’eiaculazione femminile sia innaturale e deviante, tanto da essere sanzionata in alcuni paesi, come il Regno Unito che lo ha bandito dalla pornografia prodotta nel paese.
L’eiaculazione femminile è trattata al pari della rappresentazione del sesso non consensuale, dello strangolamento e del sesso violento.
Secondo la scienza si tratta di una funzione biologica come un’altra. Uno studio ha rivelato che tra il 10 e il 40 per cento delle donne sperimentano un’emissione involontaria di urina quando raggiungono un orgasmo.
Un altro studio di New Scientist ha esaminato ulteriormente la composizione chimica del liquido e ha scoperto una piccola quantità dell’enzima denominato antigene prostatico-specifico (Psa), una sostanza chimica rilasciata nell’eiaculazione maschile che aiuta lo sperma a rimanere fluido. Ciò suggerisce che lo squirting abbia una sorta di funzione riproduttiva.
“La dimensione del pene ha a che fare con l’etnia”
Un pensiero diffuso è che gli uomini appartenenti a etnie diverse abbiano dimensioni del pene diverse. Il mito riguarda specialmente gli uomini del continente africano.
Uno studio del 2015 nella British Journal of Urology ha analizzato approfonditamente 15.521 forme e dimensioni di peni di tutto il mondo. Nel complesso, non c’era quasi alcuna differenza. Lo studio ha smontato questi stereotipi.
Nello studio, la lunghezza media del pene non in erezione in tutto il mondo è di 9,16 centimetri. In Nigeria, la lunghezza media è di 8,16 centimetri, in India di 8,21 centimetri, in Corea del Sud di 7,7 centimetri, in Germania di 8,6 centimetri, negli USA di 8,85 centimetri, in Giordania di 9,3 centimetri.
Non è vero che esiste un legame tra la dimensione del pene e la dimensione del piede, secondo uno studio del British Journal of Urology International. Lo stesso si può dire per l’altezza.
“La circoncisione del pene influisce sulla funzione sessuale”
Chi subisce la circoncisione del pene non perde la sensibilità dell’area, senza alcuna conseguenza sul piacere sessuale.
Uno studio pubblicato in The Journal of Urology ha esaminato 62 uomini tra i 18 e i 37 anni. Di questi 30 erano circoncisi e 32 non lo erano. Durante la ricerca sono stati sottoposti a diverse stimolazioni e nel complesso, indipendentemente dal loro stato di circoncisione, i risultati sono stati uguali e nessun gruppo è apparso meno sensibile dell’altro.
“L’imene di una donna si rompe la prima volta che ha un rapporto sessuale”
La forma e la struttura dell’imene si differenziano da donna a donna. Tuttavia è tipicamente costituito da una membrana sottile che può coprire parzialmente l’ingresso della vagina.
Questo può dunque strapparsi la prima volta che una donna ha un rapporto sessuale, anche se non sempre. Dal momento che non ha alcuna funzione fisiologica pratica, è associato a concetti di purezza e verginità in molte culture.
Tuttavia, non è solo attraverso la penetrazione che l’imene si può rompere. Ciò può avvenire tramite inserimento di tamponi, attività fisica, ginnastica, sport, sex toys o solo per caso.
“Solo le donne hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo”
Quando si pensa alla difficoltà di raggiungere l’orgasmo, immediatamente si pensa alle donne. Eppure l’anorgasmia riguarda anche gli uomini. Nel loro caso si tratta di un persistente e ricorrente ritardo, o assenza dell’orgasmo, dopo una fase di normale eccitazione e nell’ambito di una attività sessuale regolare.
Se il soggetto che soffre del disturbo ne ha sempre sofferto, fin dall’inizio dell’attività sessuale, si definisce primario o permanente. Se invece interviene solo a un certo punto della vita sessuale, si parla di disturbo secondario o acquisito.
Può inoltre distinguersi in generalizzato, se si verifica in tutte le situazioni, dalla masturbazione al rapporto sessuale completo, o situazionale, quando la difficoltà a raggiungere l’acme del piacere riguarda solo alcune situazioni.
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