Olivia, il nuovo pericolo su WhatsApp che arriva dagli Usa
Si spaccia come un contatto che ha appena cambiato numero di telefono, ma in realtà è un tentativo di truffa bello e buono, che potrebbe arrivare anche da noi
Un nuovo pericolo su WhatsApp che viene chiamato con il nickname di Olivia dato che è proprio questo il nome che viene utilizzato dai cybercriminali. La nuova minaccia che colpisce il software di messaggistica internazionale e multipiattaforma va a predare soprattutto adolescenti o, comunque, giovani utenti e sta diffondendosi in modo capillare negli Stati Uniti.
Saremo facili profeti a immaginare che potrà anche attraversare l’Oceano Atlantico arrivando anche da noi in Europa e in Italia, naturalmente tradotta e sfruttata da chi ha intenzioni malevole. Ci sono numerosi precedenti di “ispirazione” internazionale, dunque è più che preventivatile.
E visto che prevenire è meglio che curare, come afferma l’adagio, siamo pronti a descrivervi nel dettaglio come colpisce il pericolo su WhatsApp chiamato Olivia. Come anticipato, è questo il nome scelto dal presunto contatto che ci aggiunge all’improvviso.
La prima frase afferma qualcosa come “Ciao, il mio numero è cambiato, salva questo e cancella quello vecchio”. Alla più che normale domanda di chiarimento, viene risposto che chi scrive è “Olivia, non mi riconosci?”. Alla richiesta di più informazioni viene chiamata in causa una compagna di scuola o amica. Come da immagine qui sopra (fonte).
Di solito viene utilizzato un nome molto comune, per rendere il tutto ancora più credibile. Visto che è passato qualche anno, la vittima potrebbe non ricordarsi e così Olivia propone di mandare una foto per essere riconosciuta. Ma invece che un file viene inviato un link.
E indovinate un po’? Il link porta a immagini per adulti e link zeppi di malware che, una volta installati contro la volontà vanno a fare incetta di dati personali sensibili.
Come sempre, la migliore strategia è quella di diffidare da qualsiasi tipo di contatto di questo genere andando a cancellare e bloccare immediatamente questo tentativo di truffa e, meglio ancora, informando tutti gli amici a fare lo stesso, per evitare brutte sorprese. Così come per le bufale su Facebook.