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La storia di Jurij Gagarin, il primo uomo nello spazio e la sua corsa alle stelle

Immagine di copertina

Il cosmonauta sovietico Jurij Alekseevič Gagarin fu il primo uomo ad andare nello spazio, il 12 aprile del 1961.

Il 12 aprile del 1961 il cosmonauta sovietico Jurij Gagarin fu il primo uomo a vedere la terra dallo spazio. 

Alle ore 9:07, orario di Mosca, partì la navicella Vostok 1, che lo portò in orbita. Il suo nominativo per la missione era Кедр, in russo cedro.

Alla partenza Gagarin disse “poechali” – “andiamo!”. Il volo della Vostok 1 gli permise di raggiungere un’altitudine massima di 302 km, viaggiando a una velocità di circa 27.400 km/h.

Quando Gagarin vide la Terra dallo spazio esclamò: “La terra è blu, che meraviglia. È incredibile”.

Dopo poco più di un’ora rientrò sulla terra e divenne famoso in tutto il mondo.

Gagarin nacque il 9 marzo 1934 a Klušino, terzo dei quattro figli. I suoi fratelli erano il maggiore Valentin, la sorella maggiore Zoya e il fratello minore Boris.

I suoi genitori erano Alexey Ivanovich Gagarin e Anna Timofeyevn. Il padre lavorava come falegname e muratore, mentre la madre come lattaia.

Nel 1950, Gagarin, che aveva 16 anni, iniziò un apprendistato alla Lyubertsy Steel Plant e si iscrisse anche a una scuola serale. Mentre si trovava a Saratov, Gagarin divenne volontario come cadetto sovietico in un club di volo locale, dove imparò a volare e in quel periodo lavorò come manovale part-time sul fiume Volga.

Si diplomò presso la scuola tecnica nel 1955 e in seguito fu inviato alla Prima Scuola Pilota dell’Aeronautica Chkalov ad Orenburg dove in seguito divenne tenente delle forze aeree sovietiche il 5 novembre 1957.

Il 6 novembre 1959 ricevette il grado di tenente anziano. Nel 1960 Gagarin fu scelto con altri 19 piloti per il programma spaziale sovietico.

Gagarin fu ulteriormente selezionato per un gruppo altamente specializzato come Sochi Six, da cui sarebbero stati scelti i primi cosmonauti del programma Vostok. Gagarin e altri potenziali candidati furono sottoposti ad approfonditi esami per testare la resistenza fisica e psicologica.

Dei venti selezionati, le scelte finali per il primo lancio caddero su Gagarin e Gherman Titov.

Ma Gagarin era anche il favorito tra tutti: quando ai 20 candidati fu chiesto di votare in forma anonima per scegliere con chi volare, tutti tranne tre scelsero proprio Gagarin. Dopo il suo trionfale ritorno, Gagarin morì improvvisamente il 27 marzo 1968 a 34 anni schiantandosi con il suo aereo militare.

Gli anni sessanta e settanta furono un periodo fondamentale per l’esplorazione spaziale, che vide contrapporsi Usa e Urss. Questi furono gli anni della cosiddetta “corsa allo spazio”.

Raggiungere lo spazio era un primato molto ambito da entrambe le superpotenze.

I sovietici compirono il primo grande passo verso lo spazio il 4 ottobre 1957, quando lanciarono il primo satellite artificiale intorno alla terra, lo Sputnik 1.

Il 3 novembre 1957 Mosca aveva mandato in orbita il cane Laika, il primo essere vivente a lasciare la terra. Qui l’articolo completo sulla storia di Laika.

Gli Usa risposero ai sovietici il 31 gennaio 1958 lanciando l’Eplorer I, il primo satellite statunitense e il 20 febbraio 1962 John Glenn con la missione Friendship 7 fu il primo americano a orbitare intorno alla terra.

Ma l’evento che segnò la storia della corsa all’esplorazione spaziale avvenne il 20 luglio 1969 quando l’americano Neil Armstrong divenne il primo uomo sulla luna.

Ma la corsa allo spazio è costata anche vite umane negli anni: da quando sono iniziate le missioni spaziali, in tutto sono morti 18 astronauti e cosmonauti.

Il più celebre incidente rimane quello del 28 gennaio 1986 quando lo Space Shuttle Challenger con a bordo i 7 membri dell’equipaggio esplose durante il decollo.

La conquista dello spazio continua ai giorni nostri con le sonde con Marte, la quale potrebbe portarci tra qualche anno sul pianeta rosso.

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