Honor View 20, il primo smartphone con il “buco”: il nostro test
Le nostre impressioni dopo un test intensivo del primo cellulare dotato di foro nella parte frontale per accogliere la fotocamera anteriore
Honor View 20 è il primo smartphone dotato di foro frontale per accogliere la fotocamera frontale. Fa debuttare un trend che continuerà per tutto il 2019 eliminando il caro e vecchio notch. TPI ha potuto testare questo cellulare così innovativo nel design per alcune settimane e siamo pronti per una recensione che lo racconto da vicino.
Come al solito abbiamo diviso la nostra analisi in dieci punti che vanno a toccare tutti i principali e più importanti elementi che caratterizzano questo dispositivo.
1 Design – Non si può che iniziare con il design di Honor View 20 che è la grande novità di questo cellulare che va a eliminare il notch, ossia la rientranza nel lato frontale, che non era mai andata giù ai più attenti all’estetica.
In questo caso, il fronte è tutto schermo con una piccola cornice tutta intorno e la fotocamera frontale si presenta come un’isola che galleggia nello spigolo in alto a sinistra. L’effetto è notevole così come la comodità e la pulizia visiva.
2 Processore – Il processore di Honor View 20 è quel Kirin 980 già visto e apprezzato con i top di gamma di Huawei e infatti, questo octa-core in combinazione con 8 giga di RAM e 256 di memoria interna non espandibili, fa ottimamente il proprio mestiere. Non abbiamo mai notato lag o rallentamenti che al contrario qualche volta si erano presentati con il fratello maggiore Huawei Mate 20 Pro.
3 Confezione d’acquisto – Nella scatola di Honor View 20 troviamo un pregio e un difetto. Il primo è che include la cover in silicone trasparente che va a proteggere la scocca posteriore, il secondo è che mancano gli auricolari, dunque si dovrà andare a utilizzare quelli già in possesso oppure acquistarne di nuovi.
4 Batteria – La batteria di Honor View 20 è uno dei pro grazie alla possibilità di durare senza problemi una giornata e mezza anche con uso intensivo (in uso blando supera le due giornate). Dunque, spazio a GPS, condivisione di internet tramite tethering e sessioni di gioco prolungato. In questo periodo tecnologico storico una vita della batteria così ampia è un motivo solido per prediligere un dispositivo rispetto a un altro.
5 Memoria – La memoria non è espandibile e questo non è mai un punto a favore del dispositivo. Pur tuttavia siamo davanti a una spazio archiviazione di 256 gigabyte e c’è la possibilità di sfruttare i servizi di cloud storage come Google Foto che va, in un colpo solo, a fare a meno degli elementi che occupano più spazio ossia fotografie e filmati.
6 Jack da 3,5 mm – Lodevole la presenza del jack da 3.5 mm perché l’assenza di questo ingresso universale non è mai un pro. Sia per motivi di comodità sia perché occupare l’ingresso USB per le cuffie esclude la contemporanea carica della batteria. Il posizionamento nel lato superiore, e però meno comodo del lato inferiore.
7 Fotocamera – Il compartimento fotografico di Honor View 20 è di altissima qualità con, per la prima volta, il sensore Sony IMX586 da 48 megapixel con apertura 1.8 che genera file molto pesanti ma dotati di una grande risoluzione e che danno il meglio di sé con una luce artificiale o naturale buona.
Quando la luce scende, conviene utilizzare la modalità ultra-chiarezza che va a accorpare insieme quattro pixel in uno ottenendo foto da 12 megapixel che migliorano la nitidezza. Più che buona, dunque, la performance di notte come ormai il produttore cinese ci ha abituato da tempo.
Promossi i video anche se non allo stesso livello delle varie linee Huawei p20 e Mate 20; è decisamente buona la fotocamera frontale da 25 megapixel per selfie di qualità.
8 Schermo – Il display è ampio e generoso da 6,4 pollici con una risoluzione da Full HD+ ossia da 2340 x 1080 pixel che va abbassare i consumi e offrire una qualità molto buona in un ingombro che, vista una soluzione con il foro, è quello di un vecchio 5,5 pollici.
I colori così come la luminosità sono realistici e nitidi così come le performance con forte luce solare contro. Ricordiamo che c’è la possibilità di nascondere il foro anche se, obiettivamente, non dà così fastidio ed è un peccato diminuire la diagonale con una banda nera superiore.
9 Software – Lato software ci troviamo davanti all’interfaccia Magic 2.0.1 basata su Android 9 Pie che ricorda in tutto per tutto l’interfaccia Emui proprietaria di Huawei quindi ricchissima di personalizzazioni, con la possibilità di sfruttare gesture e l’uso a una mano.
Come al solito questa interfaccia divide le coscienze con chi la trova troppo invasiva e chi invece la reputa completa e molto gradevole. Noi siamo dell’idea che è sempre meglio avere qualcosa in più che qualcosa che manca.
A maggior ragione comunque si può sempre andare a personalizzare e, in via estrema, anche con un launcher. Da non dimenticare la possibilità di trasformare il telefono in un vero e proprio computer collegandolo via usb a un monitor e a periferiche senza fili come tastiera e mouse bluetooth.
10 Prezzo – Terminiamo con il prezzo di Honor View 20 che è di 699 euro. Una somma che non siamo abituati a leggere in relazione al brand giovane del colosso cinese, ma che tuttavia è in linea con la qualità offerta. Va da sè che nel giro di massimo due mesi il prezzo scenderà in modo consistente.
Quando arriverà intorno ai 500 euro renderà ancora più succulenta la possibilità di acquisto di questo smartphone.