La nuova funzione di Google che farà le telefonate al nostro posto
Si chiama Google Duplex ed è la nuova funzione che utilizza un sistema di riconoscimento del linguaggio naturale per consentire a Google Assistant di chiamare luoghi come negozi e ristoranti ed effettuare prenotazioni o richieste per conto dell'utente
Google ha sviluppato una tecnologia che consentirà alla funzione Google Assistant di effettuare telefonate al nostro posto.
Si chiama Google Duplex ed è la nuova funzione che utilizza un sistema di riconoscimento del linguaggio naturale per consentire a Google Assistant di chiamare luoghi come negozi e ristoranti ed effettuare prenotazioni o richieste per conto dell’utente.
Nel corso del Google I/O 2018, la conferenza annuale tenuta dall’azienda statunitense a San Francisco e incentrata sullo sviluppo di applicazioni web e mobili attraverso Google, l’amministratore delegato Sundar Pichai ha mostrato come Google Assistant sia in grado di telefonare e prenotare un appuntamento in base ai dati di un utente parlando in modo apparentemente naturale con la persona dall’altro del telefono.
Google Duplex inoltre chiamerà automaticamente le aziende durante le festività per capire quando i negozi saranno aperti.
Quello che ha sorpreso maggiormente la platea del Google I/O 2018, non è stata solo la capacità di interpretare le informazioni della conversazione, quanto l’incredibile qualità della voce dell’assistente durante la telefonata.
Dalla dimostrazione fornita da Google è apparso evidente che gli interlocutori umani non erano consapevoli di parlare con una macchina.
Questo ha suscitato molte critiche secondo cui l’azienda sta andando troppo oltre nel campo dell’intelligenza artificiale.
Da Mountain View, sede di Google, hanno subito precisato che la versione definitiva di Google Duplex prevederà un avviso.
Prima di iniziare la conversazione, Google Assistant comunicherà sempre la propria identità di aiutante virtuale.
In ogni caso, Google sta ancora lavorando sul perfezionamento di questa tecnologia e per questo motivo non si conosce ancora una data di lancio ufficiale per la funzione.
“Stiamo ancora sviluppando questa tecnologia”, ha detto Sundar Pichai.