Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Ritrovarsi single a trent’anni

Immagine di copertina

La relazione di un ragazzo iniziata nell’adolescenza si interrompe dopo molti anni. Come fare ad affrontare le insicurezze e ricominciare con gli appuntamenti?

Cosa succede se, dopo una relazione cominciata durante l’adolescenza e durata per oltre dieci anni, ci si ritrova improvvisamente soli? L’idea di dover affrontare la vita in autonomia può spaventare, se fino a poco tempo prima si era in coppia. Qui di seguito un giovane chiede consiglio alla rubrica Swipe Right del The Guardian.

“Ciao Eva,

sono un uomo di trent’anni, un’età abbastanza imbarazzante per cominciare a uscire con qualcuno.

Di recente, ho chiuso una relazione che andava avanti da quando ero un adolescente, il che significa che non so se sono minimamente adatto ad avere appuntamenti. Sicuramente, non sono stati molti gli approcci in quel periodo, quindi potrebbe essere possibile che, semplicemente, non sono abbastanza carino.

Mi è sorto il dubbio di non essere affatto attraente, il che mi ha fatto preoccupare e pensare che sono troppo strano per essere desiderabile e che le uniche persone che mi interessano sono fuori dalla mia portata. Evito le banalità come posare con le tigri e invio messaggi personalizzati a seconda degli interessi in comune. Ottengo delle risposte, ma poi le ragazze svaniscono, probabilmente perché trovano opzioni migliori. È demoralizzante quando qualcuno che ha interessi simili ai tuoi ti ignora a causa del tuo aspetto.

Mi domando se non sono proprio sull’ultimo gradino dell’appetibilità e se non farei meglio a ritirarmi ad una vita fatta di pigiama e videogiochi”.

La risposta datagli è, se non altro, confortante e consiglia al giovane di non arrendersi:

“Ciao,

mi dispiace per la fine della tua lunga relazione. Comunque sia andata, se la tua compagna ha chiuso con te, o tu hai chiuso con lei o entrambi contemporaneamente avete deciso di chiudere nel modo più amichevole possibile, questo è un cambiamento enorme nella tua vita! Quindi, prima di iniziare ad autocollocarti nella scala della desiderabilità, considera che ti servirà un po’ di tempo per abituarti al grande cambiamento prima che tu possa avere un atteaggiamento positivo rispetto all’idea di incontrare qualcun altro.

È allettante pensare che le app per gli appuntamenti possano risolvere il problema della solitudine con la stessa comodità con cui le app di consegna a domicilio di pasti saziano la tua fame con una bella zuppa da dodici sterline. Ed è anche normale chiedersi se si è attraenti o desiderabili alla fine di una lunga relazione. Ma è fondamentale che tu capisca che il tuo problema non può essere risolto dalle donne che incontri sui siti per appuntamenti: non ti conoscono neanche, quindi perché i loro giudizi frettolosi dovrebbero influenzare la tua stima di te stesso? Ci sono milioni di ragioni per cui una conversazione in un’app per appuntamenti si interrompe, e una di queste è avere “opzioni migliori”. Altri motivi includono “distratta da un panino intrigante”.

Sono anche incline a pensare che anche se tu incontrassi qualcuno che ti considera fantastico, i tuoi attuali (comprensibili) dubbi su te stesso ti potrebbero portare a pensare che c’è qualcosa di sbagliato in lei, visto che le piaci. È molto comune, ma non è bello per chiunque sia coinvolto. Non sto dicendo che tu debba amare te stesso per essere amato, ma almeno devi credere che tu sia amabile.

Non c’è nulla nel tuo messaggio che mi faccia pensare che tu sia emozionato riguardo gli appuntamenti. E va anche bene. Se l’ultima volta che sei stato single è stata più di dieci anni fa, allora potresti aver bisogno di un po’ di tempo per dedicarti a te stesso. Se questo consiste in pigiama e videogiochi, allora goditi la fase.

Sì, è differente essere single a trent’anni dall’essere single a 17 anni. Ma non è necessariamente peggio: sai di più su chi sei e cosa vuoi. Vale la pena emozionarsi per questo, e se ti concedi un altro po’ di tempo, credo che succederà anche a te.

Con affetto,

Eva”.

Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Salute / Sfida alla “Globesità”: ecco perché l’obesità non è solo un problema di peso
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Salute / Energia e benessere: come riconoscere i segnali di stanchezza cronica
Salute / Ipersensibilità dentale: cosa la provoca e quali sono i possibili rimedi?
Lotterie / La psicologia del gioco d’azzardo: cosa spinge le persone a scommettere online?