Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Cento orgasmi al giorno: la rara patologia che colpisce alcune donne

Immagine di copertina
Alcune donne possono avere fino a cento orgasmi al giorno

Avere numerosi orgasmi al giorno, in alcuni casi anche più di cento: succede a una bassissima percentuale della popolazione femminile, ma non è, come può sembrare, un’esperienza piacevole. Al contrario, per alcune donne può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Di cosa si tratta?

Ne parla su Il Fatto Quotidiano il sessuologo Vincenzo Puppo. Si tratta di uno stato di “eccitazione” genitale non desiderata e senza stimoli sessuali che può sfociare in una patologia chiamata “priapismo femminile, erroneamente definito come una forma di eccitazione sessuale persistente”.

Ecco l’uomo che ha scoperto il clitoride: “Esiste davvero”

Vincenzo Puppo spiega che tale “eccitazione”, causata da congestione/erezione del clitoride e ipersensibilità della vulva, provoca ripetuti orgasmi spontanei che tuttavia si rivelano spesso fastidiosi e dolorosi, senza contare l’imbarazzo che provocano in chi li subisce (possono compromettere la vita lavorativa, quotidiana e il sonno).

“Ancora oggi i sessuologi, che sono quasi tutti anche psicologi e i ginecologi non parlano nei mass-media e alle donne del priapismo femminile”, osserva l’esperto.

A Reggio Emilia arrivano i bagni “gender free”

“Il priapismo femminile si conosce da decenni, è una condizione rara, una vasocongestione (con ingorgo gonfiore e dolore) vulvare non associata con l’eccitazione sessuale, con una prolungata erezione del clitoride e dell’area adiacente, che dura più di sei ore”, continua, precisando che non si tratta di una disfunzione sessuologica, ma urologica.

“Sindrome dell’eccitazione genitale persistente non si deve più usare”, insiste Puppo, spiegando che questa patologia non include stimolo/desiderio/eccitazione sessuale. “Si deve invece parlare di vasocongestione (non di eccitazione) della vulva, così le donne non si sentiranno più “anormali” dal punto di vista sessuale”.

Chi disprezza i gay nasconde tendenze omosessuali: lo dice la scienza

*Questo articolo riporta il parere di un esperto ma non deve essere considerato come una fonte scientifica

Ti potrebbe interessare
Salute / Come rimettersi in forma dopo l’influenza
Salute / SIMEU: eletto il nuovo Presidente nazionale dott. Alessandro Riccardi
Salute / Quali sono i migliori trattamenti anti-età?
Ti potrebbe interessare
Salute / Come rimettersi in forma dopo l’influenza
Salute / SIMEU: eletto il nuovo Presidente nazionale dott. Alessandro Riccardi
Salute / Quali sono i migliori trattamenti anti-età?
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Salute / Sfida alla “Globesità”: ecco perché l’obesità non è solo un problema di peso
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania