Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:44
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Il Covid non è più un’emergenza sanitaria mondiale: l’annuncio dell’Oms

Immagine di copertina

Il Covid non è più un’emergenza di salute pubblica di interesse internazionale: lo ha stabilito l’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha rimosso lo stato di “allerta massima” sul Coronavirus dopo che quest’ultimo ha causato la morte di 20 milioni di persone nel mondo, quasi il triplo rispetto al bilancio ufficiale dell’organizzazione, fermo a 6,9 milioni di vittime. Il Comitato di emergenza ha di fatto declassato il virus, ora il prossimo passo sarà compiuto da Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, che il 20 maggio – giorno dell’assemblea mondiale dell’organizzazione – dovrebbe di fatto dichiarare la fine della pandemia.

Una circostanza che secondo Gianni Rezza, ancora per alcuni giorni alla guida della prevenzione del ministero alla Salute, dovrebbe cambiare “ben poco” nella sostanza. “Si tratta solo di prendere atto della decisione dell’Oms – dice citato da Repubblica – intanto però la gran parte delle misure sono state già abbandonate. In Italia così non cambierà niente. Del resto, qui abbiamo solo le mascherine in ospedale, la cui regolamentazione è appena stata rivista”. Un contributo fondamentale lo ha dato il vaccino: “Con una variante aggressiva Delta – specifica Rezza – senza il vaccino sarebbero stati problemi. Ma già con Alfa è stato molto importante”.

L’infettivologo spiega che le fasi sono state varie: “All’inizio il vaccino sembrava proteggere anche dall’infezione, oltre che dalla malattia sintomatica. Dopodiché, cambiando il virus, è venuto meno un po’ di effetto di protezione dall’infezione anche se continuavano ad essere coperti i problemi gravi. Poi, con Omicron è cambiato il paradigma. Con la mutazione maggiore del virus è calata ancora la protezione dall’infezione ma a quel punto il coronavirus ha diminuito anche la virulenza intrinseca e ha incontrato l’immunità ibrida nella popolazione”. In tutto ci sono stati circa 200 mila morti non attese in Italia dall’inizio dell’epidemia: nel 2020 sono state oltre 100 mila, l’anno successivo circa 60 mila, altre 30 mila sono state registrate nel 2022. Quest’anno sembrano di nuovo 30 mila ma il dato è sovra stimato perché ci sono stati molti decessi in più degli anni precedenti a causa del caldo estivo e anche dell’influenza, che si è presentata in anticipo.

Ti potrebbe interessare
Salute / Come rimettersi in forma dopo l’influenza
Salute / SIMEU: eletto il nuovo Presidente nazionale dott. Alessandro Riccardi
Salute / Quali sono i migliori trattamenti anti-età?
Ti potrebbe interessare
Salute / Come rimettersi in forma dopo l’influenza
Salute / SIMEU: eletto il nuovo Presidente nazionale dott. Alessandro Riccardi
Salute / Quali sono i migliori trattamenti anti-età?
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Salute / Sfida alla “Globesità”: ecco perché l’obesità non è solo un problema di peso
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania