Un bambino su tre nel mondo è obeso o malnutrito. I dati del rapporto Unicef 2019
A livello globale, 200 milioni di bimbi sotto i 5 anni sono malnutriti, mentre in 40 milioni sono affetti da obesità. In Italia, il 36,8 per cento dei ragazzi tra i 5 e i 19 anni è sovrappeso.
Obesità e malnutrizione infantile in crescita: i dati del rapporto Unicef 2019
Nel mondo ci sono 149 milioni di bambini sotto i 2 anni he soffrono di malnutrizione e conseguenti ritardi nella crescita, 340 milioni sono affetti da fame nascosta (ossia la carenza di vitamine e minerali essenziali), mentre 40 milioni di bambini sotto i 5 anni sono sovrappeso o in stato di obesità: in totale, secondo Unicef un bambino su tre nel mondo è affetto da malnutrizione o obesità.
Dal 2000 al 2016, la percentuale di bambini in sovrappeso (dai 5 ai 19 anni) è passata da 1 su 10 a quasi 1 su 5. Anche i dati relativi all’Italia rimandano un quadro allarmante: la percentuale di giovani con un’età compresa tra i 5 e i 19 anni sovrappeso è del 36,8 per cento. Cifre che hanno fatto registrare un’impennata nell’obesità giovanile del Paese del 39,1 per cento, oltre un terzo rispetto al 1990.
A fornire i dati è il rapporto annuale Unicef 2019 su “fame, diete improprie e obesità, la tripla malnutrizione che affligge l’infanzia”.
Malnutrizione e obesità nel mondo
Le cause che hanno portato a questa situazione emergono all’interno del rapporto da un’analisi approfondita dello stile di vita del ventunesimo secolo. Mancanza di nutrimenti di base e consumo eccessivo di cibo spazzatura: malnutrizione e obesità vanno di pari passo. Il 45 per cento dei bambini sotto i due anni non mangia frutta e verdura, meuniceftre se si parla di uova, latticini, carne e pesce la percentuale sale al 60 per cento.
Sul fronte opposto, però, sono moltissimi i ragazzini che consumano bevande zuccherate e cibo da fast food, sia a causa di campagne di marketing martellanti, sia per la grande presenza e distribuzione sul territorio. Se nei paesi a basso e medio reddito il 42 per cento dei bambini che vanno a scuola consumano bibite gassate almeno una volta al giorno, e poco meno della metà di loro mangia al fast food almeno una volta a settimana, le percentuali che salgono al 62 e al 49 per cento per i paesi ad alto reddito.
Le aree geografiche hanno un’influenza determinante sulle condizioni di malnutrizione o obesità dei bambini. Sempre secondo il rapporto Unicef 2019, la Papua Nuova Guinea è il paese con il maggiore tasso di malnutrizione infantile, stimata attorno al 65 per cento. Malnutrizione che in Asia del sud tocca un bambino su due e che in Africa si va dal 30 al 40 per cento.
Rimedi per malnutrizione e obesità: l’appello di Unicef
Nel rapporto, Unicef ha inserito un appello a tutti i governi, ai privati e alle famiglie perchè prendano al più presto provvedimenti e risolvano la situazione. Nel messaggio, innanzitutto si richiede che venga facilitato alle famiglie l’accesso al cibo salutare e che venga scoraggiato il consumo di quello spazzatura, ad esempio attraverso l’applicazione di tasse sullo zucchero. In secondo luogo, si richiede che siano gli stessi fornitori a incentivare la produzione e il consumo di alimenti sani a un prezzo accessibile. Per passare poi a etichette chiare e maggiori sistemi di controllo e infine incoraggiando la continua ricerca e raccolta di dati sul tema.