Women Deliver 2019, l’Osservatorio AiDS cambia nome e diventa “Network Italiano Salute Globale”
A ottobre la Conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tbc e Malaria. Un videoclip punta a sensibilizzare l'opinione pubblica
Network Italiano Salute Globale
A Vancouver, in Canada, si sta tenendo in questi giorni il Women Deliver 2019, la più importante conferenza internazionale a supporto dell’uguaglianza di genere, la salute e i diritti delle ragazze e delle donne. In questa occasione, l’Osservatorio AiDS – Aids Diritti Salute ha annunciato il suo nuovo nome “Network Italiano Salute Globale”.
Una nuova denominazione che sottolinea l’impegno costante per il diritto alla salute per tutte e tutti.
Questo nuovo passaggio è suggellato dal videoclip Apri alla salute, realizzato con la testimonial Saba Anglana, cantante, attrice e scrittrice italiana di origine somala.
Il filmato vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale che ognuna/o di noi può svolgere per garantire l’accesso universale alla salute globale, ed è stato realizzato anche in vista della Conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tbc e Malaria, che si terrà a Lione a ottobre 2019.
“Dalla società civile la chiave per l’accesso alla salute globale passa ora ai governi chiamati alla Conferenza di rifinanziamento del Fondo Globale”, si legge nel comunicato del Network Italiano Salute Globale.
“Il Network Italiano Salute Globale chiede che l’Italia, fra i maggiori contribuenti del Fondo, rinnovi e incrementi il proprio impegno finanziario per il triennio 2020-2022”.
Network Italiano Salute Globale | Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tbc e Malaria
Il Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tbc e Malaria è fra gli attori principali per arrestare le tre epidemie e promuovere la copertura sanitaria universale. L’Italia ha svolto un ruolo centrale nella creazione del Fondo e nel suo successivo sviluppo.
Assicurare la salute e il benessere per tutti/e per tutte le età è il terzo obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, sottoscritta dagli Stati componenti le Nazioni Unite nel 2015.
Fra le azioni per raggiungerlo c’è proprio quella di porre fine alle epidemie di Aids, tubercolosi e malaria. I notevoli progressi raggiunti nella lotta contro queste malattie potrebbero rallentare a causa di impegni politici alterni, dell’insufficienza dei finanziamenti e dell’aumento della resistenza a insetticidi e farmaci.