Secondo i dati dell’Unicef, in Europa sono stati registrati un terzo di tutti i casi di morbillo a livello mondiale. “Negli ultimi due anni i casi di morbillo in Europa e Asia centrale sono aumentati vertiginosamente, evidenziando le lacune nella copertura vaccinale – ha dichiarato Regina De Dominicis, Direttore regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale – Per proteggere i bambini da questa malattia mortale e debilitante, abbiamo bisogno di un’azione urgente da parte dei Governi”.
Allarme morbillo in Europa, 127mila casi e 38 morti nel 2024: “La metà sono bambini, mai così tanti dal 1997”

Oms e Unicef lanciano l'allarme: "Il morbillo è tornato ed è un campanello d'allarme. Senza alti tassi di vaccinazione, non c'è sicurezza sanitaria"
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef lanciano l’allarme per il diffondersi del morbillo in Europa: secondo i dati diffusi dalle due organizzazioni, infatti, nel 2024 sono stati segnalati 127.350 casi, il doppio rispetto all’anno precedente, nonché il numero più alto registrato dal 1997. I bambini sotto i cinque anni rappresentano più del 40% dei casi registrati. Per più della metà dei casi è stato necessario il ricovero in ospedale, mentre in totale sono stati registrati 38 decessi.
In Italia, nel 2024, i casi segnalati sono stati 1057. Tuttavia, la copertura vaccinale è aumentata passando dal 74% del 2000 fino al 95% del 2023. A parte una diminuzione nel 2020, la copertura vaccinale nel nostro Paese si è mantenuta costante. Il direttore regionale dell’Oms per l’Europa, Hans P. Kluge, ha lanciato l’allarme: “Il morbillo è tornato ed è un campanello d’allarme. Senza alti tassi di vaccinazione, non c’è sicurezza sanitaria. Nel definire la nostra nuova strategia sanitaria regionale per l’Europa e l’Asia centrale, non possiamo permetterci di perdere terreno. Ogni Paese deve intensificare gli sforzi per raggiungere le comunità sotto-vaccinate. Il virus del morbillo non riposa mai, e nemmeno noi possiamo farlo”.
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