Influenza, più aggressiva e in anticipo nel 2019: il primo caso grave a Udine
Un uomo di 50 anni, perfettamente sano, è stato colpito da una forma grave. L'allarme dei medici infettivologi
Influenza, più aggressiva e in anticipo nel 2019: il primo caso grave a Udine
Più aggressiva degli scorsi anni e con minaccia di complicanze anche per persone sane, l’influenza nel 2019 è arrivata in anticipo in Italia. Il primo caso grave si è registrato all’Ospedale di Udine, dove a settembre, un uomo di 50 anni, senza altre patologie, è stato colpito da una forma grave. A causa delle conseguenze batteriche, l’uomo è stato intubato e ha dovuto affrontare una degenza di oltre 20 giorni.
La Società italiana di terapia antinfettiva (Sita) ha reso noto il caso e ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale universale.
A richiamare l’attenzione degli infettivologi, insieme alla precocità, anche le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza alcun tipo di patologia contemporanea, che non rientra quindi tra le categorie ritenute a rischio.
“Se questi sono i segnali, con una prima diagnosi già alla fine di settembre, e se si ripeterà lo scenario registrato in Australia e altre parti del mondo, andremo incontro a una stagione influenzale particolarmente aggressiva, con circolazione di virus influenzali molto diversi: H3N2, come nel caso in questione, H1N1, virus B”, dice Matteo Bassetti, professore ordinario di Malattie infettive presso l’Ospedale San Martino di Genova e Presidente della Società italiana di terapia antinfettiva.
Influenza, vaccino consigliato per tutti
“Questo caso – aggiunge Bassetti – suggerisce che la forma influenzale di quest’anno, anche se non dovesse avere numeri straordinari come quelli dell’inverno 2017-18, può colpire anche le persone sane e rafforza il messaggio che la vaccinazione antinfluenzale deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze dell’influenza”.
La Società scientifica, come ha ribadito nel corso del congresso nazionale che si è svolto a Napoli, sottolinea quindi l’importanza di coinvolgere nella campagna vaccinale tutta la popolazione: non solo le categorie a rischio – persone over 65, bambini sotto i due anni, persone immunodepresse – ma anche le persone che non rientrano in questi gruppi. Mediamente, meno di un italiano su 4 si protegge con la copertura vaccinale antinfluenzale.
“La vaccinazione antinfluenzale – sottolineano gli esperti – offerta gratuitamente alle categorie a rischio, con un costo di soli 15 euro per tutti gli altri cittadini, oltre a proteggere dalle complicanze dell’influenza, comporta un risparmio per il Servizio sanitario in termini di ricoveri e riduce il ricorso ad antibiotici”.