Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Emofilia A, Novo Nordisk: disponibile in Italia nuovo fattore VIII ricombinante ad emivita prolungata

Immagine di copertina
Gli headquarters di Novo Nordisk a Bagsværd, in Danimarca, sono stati inaugurati nel 2014. Credit photo: Jens Lindhe

Turoctocog alfa pegol offre ai pazienti con emofilia A livelli di attività del fattore VIII più elevati, del 3-5 %, con una somministrazione ogni 4 giorni, sino a 1 volta a settimana, e la comodità della conservazione sino a 40 gradi di temperatura

Emofilia A, Novo Nordisk: disponibile in Italia nuovo fattore VIII ricombinante ad emivita prolungata

Turoctocog alfa pegol di Novo Nordisk offre ai pazienti con emofilia A livelli di attività del fattore VIII più elevati, del 3-5 %, con una somministrazione ogni 4 giorni, sino a 1 volta a settimana, e la comodità della conservazione sino a 40 gradi di temperatura.

Importante novità per le persone con emofilia A in Italia. È infatti disponibile anche nel nostro Paese turoctocog alfa pegol (Esperoct®, Novo Nordisk), fattore VIII ricombinante ad emivita prolungata, che permette di raggiungere livelli di attività del fattore VIII sino al 3-5%, più elevati rispetto alle terapie disponibili, con una somministrazione di 50 UI/kg ogni 4 giorni, estendibile su valutazione del medico sino a 1 volta a settimana. “Si tratta di un grado di protezione più elevato offerto dall’uso di un prodotto a emivita prolungata, rispetto ai concentrati di fattore VIII a emivita standard, che riesce a garantire, almeno a un certo numero di pazienti, di prevenire gli episodi emorragici e, in particolare, gli emartri praticando un minor numero di infusioni settimanali”, commenta Angiola Rocino, Responsabile del Centro emofilia dell’Ospedale del Mare di Napoli, Presidente Reggente dell’Associazione italiana centri emofilia (Aice). Negli studi registrativi, il valore medio di attività osservato con turoctocog alfa pegol, alla dose di 50 UI/kg ogni 4 giorni, è stato del 3%, con una previsione di mantenere un livello di attività del fattore VIII superiore al 5% per il 90 per cento del tempo. Inoltre, i pazienti hanno raggiunto un più basso valore di ABR (Annual bleeding rate ossia il numero di episodi emorragici subiti in un anno): l’ABR totale mediano è stato di 1,181.

L’emofilia è una malattia rara, di origine genetica, caratterizzata dalla carenza di uno specifico fattore della coagulazione del sangue. Si manifesta prevalentemente nei maschi, mentre le donne possono essere portatrici sane, e si eredita, in modalità recessiva, attraverso il cromosoma X. “L’emofilia A è la forma più comune ed è caratterizzata da emorragie spontanee causate da deficit del fattore VIII della coagulazione. Si stima che ne sia colpito 1 maschio ogni 5.000, quindi, in Italia, circa 5mila connazionali”, spiega Renato Marino, Responsabile centro emofilia di Bari, Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale Policlinico.

La gravità della malattia dipende dall’entità del deficit del fattore VIII. Se l’attività biologica del fattore VIII è inferiore all’1%, l’emofilia è grave, con emorragie spontanee frequenti e sanguinamenti anomali, anche causati da piccoli traumi; se l’attività è compresa tra l’1% e il 5%, l’emofilia è moderata; se è compresa tra il 5% e il 40%, è lieve.

Turoctocog alfa pegol è stato oggetto del più ampio programma di sperimentazione clinica di questa classe di farmaci, che ha coinvolto 270 pazienti con emofilia A grave, già precedentemente in trattamento, e ha permesso di valutarne anche un significativo e favorevole impatto sulla qualità di vita. “Con una somministrazione ogni 4 giorni, è possibile ridurre il numero di iniezioni all’anno del 50 per cento se il precedente regime di somministrazione era a giorni alterni. Se a ciò aggiungiamo l’effetto clinico di riduzione delle emorragie, ne scaturisce il positivo giudizio espresso dai pazienti”, dice Chiara Biasoli, Responsabile Centro emofilia, Ospedale Bufalini di Cesena. Gli adulti in profilassi con turoctocog alfa pegol riportano, infatti, miglioramenti significativi in molti punteggi relativi alla qualità della vita correlata allo stato di salute fisica, alla sfera emotiva, alla percezione di sé, al lavoro. “Senza dimenticare il fatto che il farmaco può essere conservato sino a 40 gradi e quindi essere agevolmente trasportato con sé, senza necessità di mantenerlo refrigerato. Un’altra indubbia comodità”, conclude Biasoli.

Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Salute / Sfida alla “Globesità”: ecco perché l’obesità non è solo un problema di peso
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Salute / Energia e benessere: come riconoscere i segnali di stanchezza cronica
Salute / Ipersensibilità dentale: cosa la provoca e quali sono i possibili rimedi?
Lotterie / La psicologia del gioco d’azzardo: cosa spinge le persone a scommettere online?