Cosa succede al nostro corpo quando assumiamo troppo zucchero?
Quali rischi corriamo? Che malattie si possono contrarre e come lavora il nostro cervello? Ecco alcune risposte
Esistono tre diversi tipi di zuccheri: fruttosio, glucosio e saccarosio.
Lo zucchero è un ingrediente presente nella nostra vita quotidiana, dal caffè della mattina, al tè caldo, ai dolci e biscotti.
Non solo, lo zucchero si trova in quasi tutte le bevande analcoliche, bibite e succhi di frutta, così come nelle caramelle, nei gelati, nel pane, negli affettati e nella pasta.
Il corpo umano non è fatto per consumare quantità eccessive di zucchero, in particolare sotto forma di fruttosio.
Quando ne assumiamo troppo, lo zucchero viene assorbito dall’intestino e attraverso la circolazione arriva direttamente al fegato.
Aumento della massa corporea
Il fegato è l’unico organo in grado di metabolizzare il fruttosio. Ma se quest’ultimo è in eccesso, il fegato non riesce a portare avanti la metabolizzazione normale e trasforma le molecole di troppo in grasso epatico. Ciò si traduce in aumento della massa corporea, che comporta anche una maggiore possibilità di contrarre patologie legate al fegato.
Aumento delle possibilità di sviluppare il diabete
Non appena l’organismo recepisce lo zucchero, rilascia nel sangue l’insulina, ormone di natura proteica che ha come obiettivo quello di ripristinare un regolare livello di zucchero nel sangue. Il corpo umano infatti recepisce gli zuccheri come elementi da compensare; questa compensazione avviene appunto grazie all’insulina.
Apportando un contenuto molto alto di zuccheri, il corpo si abitua, rilasciando una quantità inferiore di insulina. In tal caso, è importante l’intervento medico, per evitare danni all’organismo (anche mortali).
Aumento della probabilità di sviluppare sintomi depressivi
Un altro degli effetti dannosi dello zucchero sul corpo è la possibilità di manifestare sintomatologie di natura celebrale.
Quando i livelli di glucosio sono caratterizzati da frequenti alti e bassi, causati da elevata assunzione di zucchero, il cervello perde la sua regolare organizzazione, e sentimenti come rabbia, tristezza e ansia si sviluppano con maggiore rapidità.
Aumento della possibilità di una vera e propria dipendenza
Come una droga, anche lo zucchero può causare dipendenza e, di conseguenza, portare l’organismo, in caso di non assunzione, a sviluppare una reazione molto simile alla crisi di astinenza.
Questo porta il cervello a chiedere zucchero in quantità sempre maggiore, facilitando l’insorgere delle patologie sopra illustrate.
Questa animazione TED-Ed realizzata dalla neurologa Nicole Avena mostra la reazione del cervello allo zucchero.
In sintesi, gli zuccheri alzano i livelli di dopamina in modo analogo alle droghe, ma con minore intensità. Dopo il picco, i livelli di dopamina precipitano, e questo è il momento in cui l’organismo “ne vuole ancora”. La cosa interessante è che la dottoressa Avena mette in risalto molte pietanze che spesso non sono percepite come ricche di zuccheri, ad esempio la salsa al pomodoro.