Cos’è la circoncisione: motivi e significato di un intervento spesso praticato illegalmente
L'intervento può portare anche alla morte per complicazione: va eseguito con urologi o chirurgi
La circoncisione, dal latino circum (attorno) e caedere (tagliare) è una pratica chirurgica che interessa l’organo sessuale maschile e consiste nella rimozione totale o parziale del prepuzio, la porzione di pelle che avvolge il glande.
Nel mondo si stima che ogni anno vengono sottoposti a questo tipo di operazione, tra le più diffuse in assoluto, circa 13 milioni di persone: all’incirca un uomo su tre.
Come viene eseguita e cosa comporta?
Con la circoncisione viene asportata chirurgicamente lo strato di pelle che copre il prepuzio con la conseguenza che, la parte finale del pene, resta completamente scoperta. L’operazione può essere eseguita in ambulatorio con anestesia locale oppure in anestesia generale da parte di chirurghi plastici o urologi.
Per l’asportazione di questo lembo di pelle viene utilizzato il laser o il bisturi e ci si impiega, mediamente, un’ora. I punti di sutura vengono levati, in base alle condizioni del paziente, dopo circa una settimana.
La ripresa della normale attività sessuale è consigliata dopo circa un mese dall’operazione. Se si considera che durante l’atto sessuale le stimolazioni maggiori per l’uomo provengono da prepuzio, frenulo e glande, si può intuire quanto questa pratica possa avere ripercussioni sulla vita sessuale.
Motivi per cui si ricorre alla circoncisione | Religione | Salute
La circoncisione è una pratica antichissima: la prima religione che pare abbia adottato per prima questa usanza è quella egizia in onore del dio Ra. Nel mondo antico si parlava di circoncisione anche nella Bibbia. Alcuni storici sostengono anche che fosse utilizzata come sorta di evirazione finalizzata ad umiliare il nemico.
Viene praticata soprattutto per motivi medici, culturali o religiosi. Questi ultimi rappresentano oggi la percentuale più alta in età.
Si tratta di una pratica diffusa tra alcune popolazioni africane ma soprattutto tra musulmani ed ebrei. Per i primi andrebbe praticata possibilmente entro il settimo giorno di vita e comunque prima dell’inizio dell’età puberale, per i secondi entro l’ottavo giorno di vita.
Per gli islamici consiste in una sorta di rito di iniziazione, anche se non espressamente citata nel Corano: sopportare il dolore dell’operazione prepara ad affrontare le difficoltà della vita.
Un tempo si pensava che potesse apportare dei benefici a livello igienico: in realtà l’importante è che, anche gli uomini non circoncisi, sappiano lavarsi nella maniera corretta. Una corretta igiene del prepuzio e il lavaggio di eventuali secrezioni può bastare ad evitare le infiammazioni.
Si ricorre alla circoncisione invece per motivi medici di fronte a disturbi anatomici genitali come fimosi, anomala ristrettezza del prepuzio oppure per problemi di eiaculazione precoce dovuta a problemi fisici e non psicologici.
C’è invece un dibattito, così come riportato sul sito della “Oms” (Organizzazione mondiale della sanità), sul fatto che la circoncisione possa ridurre la probabilità di contrarre il virus dell’HIV nei rapporti sessuali in certe popolazioni del mondo.
Il virus che causa l’AIDS attacca tipi di cellule che si trovano soprattutto sulla pelle del pene: durante un rapporto sessuale, il glande è sottoposto a uno sfregamento meccanico che può causare piccoli strappi: ecco quindi che il virus è facilitato nell’avviare l’infezione.
Quasi tutti gli attori porno sono circoncisi per motivi igienici: questo fatto potrebbe portare a pensare che sottoporsi all’operazione finalizzata ad avere un pene senza prepuzio possa aiutare nelle pratiche sessuali.
Complicanze e rischi | Morte
Il rischio di infezioni è altissimo se questo tipo di operazione viene eseguita clandestinamente in casa o in luoghi non sterili. Altre complicanze molto frequenti sono le emorragie, con il conseguente rischio di morire dissanguati, le ulcere al frenulo o le setticemia. Non è certo che la circoncisione riduca notevolmente l’incidenza di tumori alla testa del pene o infezioni croniche al glande.
Da ultimo ha perso la vita un neonato di 5 mesi a Reggio Emilia dopo un’agonia di 7 ore: il piccolo è stato “operato” dal padre, un ghanese di 44 anni, che lo portato in ospedale quando ormai era in fin di vita.
L’uomo, un operaio sposato e con altri figli, ora è indagato per omicidio colposo insieme alla moglie: agli inquirenti non ha nascosto di aver effettuato operazione di questo tipo anche prima di questo tragico fatto di cronaca.
Il 44enne, avrebbe anche raccontato agli inquirenti, di essersi recato in ospedale prima di decidersi ad effettuare l’operazione fai da te al figlio ma di essere stato respinto in quanto in Italia non è possibile ricorrere a circoncisione per motivi medici.
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