Cosa sono e che cosa vendono i negozi di cannabis light?
Cannabis light shop | I negozi di cannabis light, quelli che Matteo Salvini aveva già detto di voler chiudere, sono ormai in tutte le città italiane. Da qualche mese è sempre più frequente imbattersi in negozi con loghi di foglie di canapa che vendono una gran quantità di prodotti diversi.
La regolarità di questo commercio, tuttavia, è stata messa a serio rischio dalla sentenza della Corte di Cassazione, che nel pomeriggio del 30 maggio 2019 ha stabilito che la vendita di prodotti derivati dalla cannabis light è reato.
Nel verdetto emesso dai giudici si specifica che la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti “derivati dalla coltivazione della cannabis”, compresi l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina (Qui i dettagli)
Ma cosa sono i cannabis light shop? E cosa vengono i negozi di canapa legale?
Tra semi, infiorescenze, oli, tisane, ma anche libri, gadget o cosmetici, sono molti i prodotti legali venduti nei cannabis shop.
I negozi di cannabis legale vendono quindi prodotti a base di infiorescenze di canapa sativa. La differenza tra la cannabis legale e la marijuana è la quantità di thc contenuto nei prodotti. Il thc, il tetraidrocannabinolo, è il principio attivo e un prodotto per poter essere legale, deve contenerne meno dello 0,2 per cento.
La marijuana “classica” contiene un livello di thc tra il 5 e il 20 per cento.
I negozi che Salvini vuole chiudere vendono prodotti a base di cannabis light, ovvero infiorescenze (rami con fiori) di canapa sativa, una delle varietà più diffuse di cannabis. La differenza tra la cannabis light e la marijuana sta nella quantità del principio attivo: il tetraidrocannabinolo, meglio conosciuto come Thc.
In Italia la canapa light è legale dal gennaio 2017, e a maggio 2018 il ministero dell’Agricoltura aveva certificato ufficialmente che produrre e vendere cannabis light in Italia è legale.
Dall’entrata in vigore della legge sulla canapa il 14 gennaio del 2017, c’è stato un incremento nelle vendite della sostanza legale in diverse città italiane e sono nati negozi growshop che hanno iniziato a vendere la marijuana legale, senza effetti psicotropi.
Secondo alcuni studi, la presenza dei negozi di canapa è stato però un deterrente allo spaccio, diminuito del 12 per cento.
Lo studio dell’European economic review, Light cannabis and organized crime: Evidence from (unintended) liberalization in Italy, la presenza dei negozi ha dato un duro colpo al mercato illegale.
Il Consiglio superiore della sanità alcuni mesi fa aveva dato parere negativo sulla vendita della canapa nei cannabis light shop.
Secondo il Css, vi sono soggetti che potrebbero essere particolarmente esposti agli effetti della cannabis, anche con un basso livello di Thc.
Il Consiglio Superiore di Sanità con il suo parere aveva detto di auspicarsi “che siano attivate, nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione, misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti”.
In sostanza, il Consiglio ha detto di non poter escludere la pericolosità dei prodotti in vendita nei cannabis light shop.
I canapa light shop vendono non solo prodotti per il consumo, ma anche attrezzature e strumenti per coltivare e produrre la marijuana legale e la canapa.
Tra i principali prodotti per il consumo vi sono infiorescenze di canapa sativa o oli al CBD. Ma non solo. Moltissimi prodotti in vendita sono ad esempio prodotti alimentari o bevande a base di cannabis, come biscotti, caramelle, vino, energy drink, birre, infusi.
Oltre naturalmente ai vari gadget, con il logo della classica foglia di marijuana, stampato su magliette, cappellini, zaini e quant’altro.