Cos’è quella birra analcolica che gli atleti bevono alle Olimpiadi?
Gli atleti olimpici originari della Germania si reidratano con la birra analcolica dopo le compitizioni, preferendola alle bevande sportive. Il birrificio tedesco Krombacher ha fornito più di 3mila litri di birra analcolica al villaggio degli atleti di PyeongChang.
Secondo i dati raccolti dalla Statistisches Bundesamt Deutschland, i tedeschi bevono poco meno di 105 litri di birra a testa in un anno.
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Questi numeri fanno classificare la Germania come uno dei paesi principali in consumo di birra pro capite.
La birra, in effetti, è la bevanda alcolica nazionale della Germania, e parte integrante della cultura tedesca.
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E lo hanno dimostrato anche gli atleti olimpici tedeschi che partecipano alle Olimpiadi invernali di PyeongChang.
Perché gli atleti olimpici tedeschi bevono birra analcolica dopo le gare?
L’atleta tedesco Simon Schempp, ad esempio, si è spesso mostrato in pubblico mentre beveva un tipo di birra analcolica dopo le faticose competizioni sportive.
Come lui, anche gli altri partecipanti tedeschi sono stati visti con queste bevande analcoliche, e il motivo non è solamente il loro sapore.
“È un’ottima bevanda da bere direttamente dopo l’allenamento o dopo la competizione”, ha detto Schempp, che nella giornata di domenica ha vinto la medaglia d’argento nella mass start maschile di biathlon.
Moltissimi atleti tedeschi condividono questo pensiero, tanto da preferire una birra analcolica a una bevanda sportiva subito dopo l’attività fisica, per riassumere liquidi e energie.
La birra analcolica, inoltre, ha un contenuto di zucchero inferiore rispetto a molte bevande studiate appositamente per il recupero sportivo.
I tedeschi hanno bevuto tre volte più birra analcolica rispetto alle bevande sportive, nel 2016.
Johannes Scherr, il medico della squadra olimpica tedesca di sci, ha dichiarato che quasi tutti i suoi atleti bevono birra analcolica durante l’allenamento, e il birrificio tedesco Krombacher ha fornito più di 3mila litri di birra analcolica al villaggio degli atleti di PyeongChang.
La storia della birra analcolica legata allo sport
La birra analcolica è stata inventata dalla Germania dell’Est nel 1973, e il suo scopo era quello di appagare la sete dei guidatori, infatti venne soprannominata “la birra degli autisti”.
Circa dieci anni fa, Scherr, che insegna anche medicina dello sport presso l’Università tecnica di Monaco, ha notato che le aziende produttrici di birra stavano iniziando a proporre i loro prodotti non alcolici ai consumatori attenti alla salute, e per farlo creavano una sorta di connessione tra la bevanda e lo sport.
Per questo motivo, durante la maratona di Monaco del 2009, il medico è stato finanziato da un birrificio per condurre una ricerca: doveva somministrare birra analcolica ai corridori tre settimane prima e due settimane dopo la corsa.
Questi corridori hanno sofferto molto meno di infiammazioni e infezioni respiratorie dopo la gara, rispetto ai corridori a cui era stato somministrato un placebo.
Visti i risultati della ricerca, che sono poi stati pubblicati sulla rivista scientifico Medicine & Science in Sports & Exercise, Scherr ha pensato che se la birra analcolica aiutava gli atleti a riprendersi più rapidamente dagli allenamenti estenuanti, avrebbe anche potuto consentire loro di allenarsi più duramente.
Scherr attribuisce gli effetti salubri della birra non alcolica alla sua alta concentrazione di polifenoli, sostanze chimiche che stimolano il sistema immunitario dalle piante con cui è prodotta.
E ritiene inoltre che sia un rimedio vantaggioso per la maggior parte degli atleti di resistenza, per rimanere idratati, anche se potrebbe essere meno utile nelle gare sprint o basate sulla forza, dove l’infiammazione è meno problematica.
Dal 2011 al 2016, il consumo tedesco di birra analcolica è cresciuto del 43 per cento, anche se il consumo complessivo di birra è diminuito, secondo Euromonitor International.
E anche nel consumo di questa bevanda la Germania si è distinta: i tedeschi bevono più birra analcolica di qualsiasi altra nazione, eccetto l’Iran.
Attualmente, scoperti i benefici sportivi della birra analcolica, i principali marchi mettono in vendita la bevanda all’interno di palestre e circoli sportivi, o la rendono disponibile alla fine delle maratone.
Nonostante i benefici appurati del bere birra analcolica dopo aver fatto grandi sforzi, comunque, gli atleti di altre nazionalità sono ancora intimoriti dall’usanza, a volta spinti dalla paura che ci siano tracce di alcool nella bevanda.