Batterio killer in Toscana: oltre 100 casi e 38 morti
Batterio New Delhi, 38 morti in Toscana: oltre 100 casi
Sale a 38 il bilancio dei morti in Toscana colpiti dal batterio killer New Dehli mentre sono ormai oltre 102 i casi dei pazienti presi in cura nelle strutture ospedaliere della regione. Sono morti dunque circa il 37 per cento dei pazienti.
“La Regione Toscana ha individuato immediatamente il batterio New Delhi (Ndm) nei pazienti degli ospedali toscani e messo in atto con tempestività tutte le misure necessarie per fronteggiarlo. Non abbiamo sottovalutato neanche per un minuto ciò che stava accadendo, e la struttura regionale si è mossa con i tempi e le procedure previste dall’Oms e dal Ministero. Nessun ritardo, dunque, e il Ministero si è mosso proprio a seguito delle segnalazioni della Regione Toscana”, ha dichiarato questa mattina l’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi, in una nota al Consiglio Regionale.
Il super-batterio è resistente agli antibiotici di primo e secondo livello e per questo motivo curarlo è estremamente difficile. Nelle prime settimane di settembre si è verificato un considerevole aumento dei casi in Toscana e la regione ha avviato un piano preventivo straordinario per arginare il fenomeno.
Batterio New Delhi: che cos’è
Il New Delhi metallo beta lactamase prende il nome dal primo paziente svedese in cui venne isolato nel 2008, di ritorno dall’India. Negli ultimi 11 anni il batterio ha incontrato un considerevole aumento di casi, arrivando a interessare una dozzina di ospedali toscani.
I malati sono perlopiù pazienti già immunodepressi, tra cui ustionati, neo-operati, e degenti a lungo termine. Casi di malattia sono stati accertati in 15 ospedali e 2 centri di riabilitazione toscani.