Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Salute

Batterio carnivoro, è allarme per l’infezione che consuma il cervello e poi uccide

Immagine di copertina
Batterio carnivoro

Si registrano circa 80.000 casi di infezione e 100 decessi l’anno negli Stati Uniti

Batterio carnivoro, è allarme per ameba mangia cervello: come difendersi

È allarme per il batterio carnivoro, chiamato anche batterio mangia carne, che sta seminando il panico in tutto il mondo e mietendo anche vittime. Solo negli Stati Uniti si registrano circa 80.000 casi di infezione e 100 decessi l’anno.

Tra le ultime persone a perdere la vita, Dave Bennett, originario del Tennessee, deceduto a causa del Vibrio vulnificus che lo ha infettato mentre si trovava in vacanza nella contea di Okaloosa, in Florida.

Oppure Eddie Gray, 59 anni, in vacanza nel parco acquatico del Fantasy Lake Water Park, nella Carolina del Nord: un’ameba mangia cervello le è entrata nelle narici arrivando fino all’encefalo in poco tempo.

E ancora Lynn Fleming, vittima di un’infezione provocata da un batterio carnivoro che l’ha attaccata mentre passeggiava in riva al mare.

Uccisa da un batterio carnivoro mentre passeggia in spiaggia

Finora in Italia non ci sono stati mai casi anche se in Europa ce ne sono stati un paio, in Repubblica Ceca e Portogallo. Specchi d’acque e spiagge spesso possono rivelarsi molto pericolosi.

Il Naegleria fowleri, per esempio, può provocare infezioni mortali: il suo habitat preferito sono le acque caratterizzate dalle alte temperature. Si tratta di un parassita che arriva al cervello causando l’infezione meningoencefalite amebica primaria.

Ecco le 89 spiagge italiane dove è meglio non fare il bagno: molto alto il rischio di infezioni

“Bisogna stare attenti e prendere le dovute precauzioni quando si va in spiaggia”, ha spiegato il professor Giorgio Palù, ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova e presidente della Società europea ed italiana di virologia, a “Libero“.

“Salmonelle, virus rilasciati dai roditori, parassiti che si trovano nelle coccinelle, si possono trovare in acqua. Complice della proliferazione di batteri, virus e ameba sono anche le alte temperature.

Con un’ estate così calda, il rischio è più alto. In più gli spostamenti, le deforestazioni, i viaggi aerei, hanno portato anche nel nostro paese malattie e infezioni che un tempo non c’ erano”.

Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Ti potrebbe interessare
Salute / Università Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro
Salute / L’incredibile storia di Joy Milne, la donna che sentiva l’odore del Parkinson
Cronaca / Covid, la variante Xec fa aumentare i contagi: i sintomi
Esteri / Boom di epidemie nel 2024, l'Oms: "Cresce il rischio di una nuova pandemia"
Salute / Sfida alla “Globesità”: ecco perché l’obesità non è solo un problema di peso
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Salute / Energia e benessere: come riconoscere i segnali di stanchezza cronica
Salute / Ipersensibilità dentale: cosa la provoca e quali sono i possibili rimedi?
Lotterie / La psicologia del gioco d’azzardo: cosa spinge le persone a scommettere online?