Cos’è l’August Blues, quella tristezza inspiegabile che vi prende a metà estate
"È come se fosse domenica sera ma per un mese intero", e potrebbe indicare una patologia
Summertime sadness non è solo una hit estiva di qualche anno fa cantata da Lana del Rey.
Sembra, infatti, che quella tristezza latente che proviamo in agosto, anche quando tutti sono in vacanza, il sole splende e le spiagge si riempiono abbia un nome specifico.
È l’August blues, un senso di ansia e di angoscia crescente che ci attanaglia in agosto e che potrebbe in alcuni casi anche diventare vera depressione.
A dare per primo un nome e una definizione di questo fenomeno, più diffuso di quanto si potrebbe pensare, è stato il dottor Stephen Ferrando, direttore del reparto psichiatria del Westchester Medical Center.
“L’August Blues…è come se fosse domenica sera, ma per un mese intero”, ha detto Ferrando a The Cut.
Una parte di questa tristezza ha ragioni prettamente situazionali. Si avvicina la fine dell’estate ancora una volta e vediamo avvicinarsi all’orizzonte eventi e situazioni cariche d’ansia e di aspettativa sociale, come il ritorno tra i banchi di scuola, dell’università o dell’ufficio.
Finiscono le vacanze, dovete cominciare a preoccuparvi di cosa farete per capodanno e indugiate sull’estate passata troppo velocemente, a tutti i ricordi che non avete avuto tempo di creare e al tempo libero che forse non vi siete goduti appieno.
“Se odiate l’estate, non vedete l’ora che finisca e di poter andare avanti con la vostra vita, e se amate l’estate probabilmente siete nel panico all’idea che stia già finendo”, riassume il dottor Ferrando.
“In entrambi i casi, è normale che proviate un senso di colpa per non aver fatto abbastanza nel tempo che avete avuto. Perché quale altra stagione porta con sé una pressione per ‘fare il più possibile’ più dell’estate?”.
A peggiorare ulteriormente la situazione sarebbero il disagio che viene da un caldo eccessivo, probabile in agosto, lo stress finanziario legato al costo della vacanza e il disorientamento che viene dal fatto che abbiamo abbandonato la nostra routine per un po’.
I sintomi sono un senso di ansia, agitazione o sconforto, l’insonnia, la perdita di peso o la mancanza di appetito, la perdita d’energia, una costante sensazione di tristezza, il desiderio di stare soli e la mancanza di interesse verso le cose che normalmente ci piace fare.
Quando l’angoscia estiva è una patologia
Ma l’August blues può rappresentare, per qualcuno, molto più di questo. Ha molto in comune, infatti, con un disordine dell’umore conosciuto dagli psichiatri con il nome di Seasonal Affective Disorder – l’acronico, ironicamente, è SAD – ovvero disordine affettivo stagionale.
Si tratta di un disturbo dell’umore, un’autentica patologia da cui vengono colpite alcune persone con il cambio di stagione. Se, per almeno due settimane continuative, mostrate sintomi persistenti di angoscia o panico accompagnati da instabilità emotiva e insicurezza costante rispetto al futuro, potreste soffrirne.
Ma state attenti a non autodiagnosticarvi troppo in fretta, dice il dottor Ferrando. Infatti esistono anche cambiamenti d’umore stagionali che non ricadono nella definizione di SAD e vengono quindi ritenute “subcliniche”.
È così, spiega Ferrando, “se quando succede qualcosa di bello vi sentite meglio, ma se vi capita qualcosa di non altrettanto bello, state peggio. È una cosa che ha più a che fare con le circostanze. Un vero disordine non viene molto toccato dalla circostanza”.
La maggior parte delle persone affette da disordine affettivo stagionale ne soffrono soprattutto in autunno e dicembre, quando le giornate si accorciano e siamo meno esposti alla luce del sole.
Al contrario, un “semplice” August Blues è piuttosto legato a una sensazione d’ansia, di angoscia per quello che comincia a settembre ma anche di aspettativa. Chi soffre di SAD nel periodo invernale prova uno stato depressivo “vegetativo”, mentre chi è toccato dalla summertime sadness è in uno stato depressivo più agitato e ansioso.
Come far fronte all’August Blues
Anche se la tristezza e angoscia che provate in agosto non dovesse prendere la forma di un vero e proprio disordine, questo non vuol dire che vada presa sottogamba.
Rachel Annunziato, professoressa associata di psicologia all’Università di Fordham, ha un semplice consiglio: “se pensate di non esservi ancora presi una vera pausa, è importante che lo facciate” proprio in agosto.
Una psicologa clinica a Penn Medicine, la dottoressa Thea Gallagher, ha un altro consiglio: “La salute mentale è una cosa che dovreste considerare importante tanto quanto la vostra salute fisica. Non fatevene una colpa se vi sentite male in estate”.
Da un punto di vista pratico, può aiutare molto a superare questo senso di tristezza e angoscia estivo fare esercizio, mangiare pasti nutrienti (e talvolta golosi), tenervi al fresco e prendervi del tempo per voi stessi.