Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:20
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Zingaretti apre ai 5 Stelle nella giunta del Lazio: e per Torino il Pd pensa a Claudio Marchisio

Immagine di copertina
Nicola Zingaretti e Claudio Marchisio. Credit: Ansa

Zingaretti è soddisfatto dell’esito della Direzione di ieri. “Si è capito che Nardella, Gori e la corrente di base Riformista, insieme ad Orfini, vogliono solo logorare il segretario. E poi favorire il rientro di Renzi”, spiega un fedelissimo del Zinga nazionale. E il congresso? Si farà o non si farà? Il Segretario sembra averlo escluso, per ora. Ma ha anche aggiunto che se continuano le polemiche quotidiane non si potrà andare molto avanti. “E allora altro che primarie nel 2023…Esploderemo molto prima…”.

Intanto Zingaretti tira dritto e si prepara alle amministrative della prossima primavera, Covid permettendo. E oggi, a quanto siamo in grado di rivelare, ufficializzerà l’apertura ai 5 Stelle nella sua giunta del Lazio: “Così ci rafforzeremo pure a Roma, con il nostro candidato che andrà al ballottaggio contro quello della destra e potrà contare sul voto dei grillini”, spiegano dal Nazareno.

A proposto di Roma, i Dem sono convinti che il vero candidato delle destre sarà Bertolaso: ”Abodi è stato messo lì per riempire una casella. Ma il vero candidato sarà Bertolaso. Ora lo tengono in Lombardia a favore dei telegiornali Mediaset per rifarsi un look. Ma poi lo paracaduteranno nella Capitale”.

Per Napoli invece sembra fatta per l’attuale presidente della Camera Fico, mentre a Torino sta prendendo quota l’ex giocatore della Juventus Marchisio. A Bologna sembra fatta per lo zingarettiano Matteo Lepore, mentre a Milano c’è l’uscente Sala, che spesso si contraddistingue per i suoi attacchi al Pd e al Nazareno. Facile immaginare che la cosa non piaccia a tutti.

Leggi anche: 1. Il gioco di sponda fra i due Matteo per far litigare il Pd / 2. Cosa si nasconde dietro il patto Berlusconi-Salvini e la nascita del governo Draghi / 3. Casalino alla Rai, miracoli del servizio pubblico: via i riferimenti diretti a Renzi Salvini e Meloni

Ti potrebbe interessare
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Politica / Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto
Ti potrebbe interessare
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Politica / Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto
Politica / Il monito di Mattarella contro la "democrazia della maggioranza”
Politica / Città contro campagna e il fattore banlieues: la mappa del voto in Francia
Politica / La lettera di Meloni a FdI: “Noi abbiamo fatto i conti con il fascismo, non c’è spazio per i nostalgici”
Politica / La lettera del ministro Sangiuliano: “Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”
Opinioni / M5S: tre consigli a Giuseppe Conte
Politica / Ue, le destre non sono tutte uguali ma ora anche il Ppe può radicalizzarsi
Politica / “L’Italia tra neoliberismo e svolta autoritaria”: colloquio con Nadia Urbinati e Fabrizio Barca