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Home » Politica

Di Maio annuncia le dimissioni dal M5S: “Ora di rifondarsi, mi fido del mio successore Vito Crimi”. La conferenza stampa in diretta

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L'ormai ex leader del Movimento Cinque Stelle annuncia a Roma le dimissioni: "È finita un'era, ma il governo deve andare avanti"

M5S, a Palazzo Chigi il vertice tra i ministri pentastellati: atteso annuncio delle dimissioni di Di Maio

L’annuncio di un passo indietro di Luigi Di Maio dal ruolo di capo politico del Movimento Cinque Stelle potrebbe arrivare oggi in occasione del vertice dei ministri pentastellati, in programma a palazzo Chigi alle 10 di stamattina. Le indiscrezioni sulle dimissioni di Di Maio dalla leadership M5S si sono fatte più insistenti nelle ultime ore, anche se i rumors per ora non sono stati confermati dallo staff di comunicazione del ministro.

Sempre oggi, alle 17, è prevista la presentazione di una squadra di ‘facilitatori’ regionali per raccordare centro e territori, il cui mandato dovrebbe durare quanto quello del leader e ci si attendono comunicazioni in merito.

DIRETTA LIVE DA PALAZZO CHIGI | ULTIME NOTIZIE

Ore 19.30 – Le reazioni degli altri partiti. Salvini: “Governo finito” – Non si fanno attendere le reazioni degli altri partiti politici alle dimissioni di Di Maio. Salvini, leader della Lega, parla di “governo finito”, mentre Zingaretti – segretario del Pd – manifesta il suo dispiacere e sottolinea: “È tempo di riflessioni”. Qui l’articolo completo.

Ore 18.48 – Di Maio: “Mi dimetto da capo politico del M5S” – “Io resterò qui con voi per far crescere il Movimento. Vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto che mi avete dato: ringrazio la mia famiglia, il mio staff e tutte le persone che ogni giorno lavorano per noi. Senza di voi non ce l’avremmo mai fatta. Ringrazio anche tutte le forze politiche, opposizioni comprese, da cui ho imparato moltissimo. Sono qui, oggi, per annunciare che mi dimetto da capo politico del M5S. Da stasera, come da regolamento, il mio ruolo passa a Vito Crimi, in qualità di membro più anziano del Comitato di garanzia”. Al termine del suo discorso, simbolicamente, Di Maio si è tolto la cravatta (“È un simbolo, per me, del rispetto per le istituzioni”). Poi l’abbraccio con Vito Crimi, come un passaggio di testimone. Qui il video degli ultimi minuti della conferenza.

Ore 18.35 – Di Maio: “Non abbandono il M5S” – “Voglio precisare che io non abbandono il Movimento Cinque Stelle, perché è la mia famiglia. Agli Stati Generali ci sarò anche io: abbiamo tanti temi su cui lavorare e su cui sciogliere tutte le nostre ambiguità”. Inoltre, arriva una risposta a chi chiede ai pentastellati di fare una scelta di campo: “Il M5s ha smesso di pensare con gli schemi di destra e sinistra. La nostra forza è eterogenea e governarla è complicato. Alla fine qualsiasi mediazione ha lasciato sempre scontento qualcuno”.

Ore 18.30 – Di Maio: “Reddito di cittadinanza e prescrizione non si cancellano” – “Dalle leggi che abbiamo approvato non si può tornare indietro. Se proveranno a cancellare la legge anticorruzione, prescrizione o reddito di cittadinanza ci saranno migliaia di persone in piazza per impedirlo. E io sarò con loro”, ha dichiarato Di Maio.

Ore 18.25 – Di Maio: “So che parte del Movimento è delusa” – “Sono consapevole – ha spiegato Di Maio – che parte del Movimento è rimasta delusa e si è allontanata. Alcuni obiettivi purtroppo non abbiamo potuto raggiungerli ma abbiamo sempre lottato”. E su se stesso: “Molti in questi mesi mi hanno accusato di esser stato troppo ingenuo: non mi sento tale ma preferisco passare per ingenui che essere considerato un imbroglione. E personalmente continuo a pensarlo nonostante i tanti tradimenti”. Per governare, ha aggiunto l’ex leader del M5s, “ci vuole una giusta dose di accortezza. Ma per restare umani senza diventare carogne è necessario fidarsi: è quello che facciamo ogni giorno con gli italiani. Noi lo facciamo sentendo gli italiani con gli strumenti di democrazia diretta”.

Ore 18.15 – Di Maio: “Il governo deve andare avanti” – “Il Movimento Cinque Stelle – ha detto ancora Di Maio – ha il sacrosanto diritto di essere giudicato alla fine dei cinque anni di legislatura, come prevede la Costituzione. E non adesso, che è al governo da quasi due anni. Per questo motivo sono convinto che il governo debba andare avanti, per avere il tempo a disposizione per rimediare ai danni che altri hanno fatto negli ultimi trent’anni”.

Ore 18.10 – Di Maio si è dimesso – “Io mi fido di voi, mi fido di noi e di chi verrà dopo di me. Per arrivare fin qui abbiamo fatto salti mortali. Hanno iniziato Beppe e Gianroberto e a loro va tutto il mio grazie di cuore”, ha continuato Di Maio tra gli applausi della platea. “Il M5s è un progetto visionario che non era mai stato realizzato prima e che non ha eguali nel mondo: siamo arrivati al governo, abbiamo indicato un ottimo presidente del Consiglio e due bravissime squadre di ministri e sottosegretari. Nessuno ancora oggi sarebbe pronto a scommettere sul nostro futuro, siamo stati l’incubo degli analisti ma non è finita, è appena cominciata. Il progetto di crescita per i prossimi decenni continua”.

Ore 18 – Arrivato Di Maio, accolto da grande applauso – Di Maio è arrivato all’evento ed è salito sul palco per iniziare il suo discorso. Inizia accogliendo i nuovi facilitatori organizzativi del M5S. “Da oggi la nostra organizzazione è definitiva: ogni regione avrà persone che si prenderanno cura dei cittadini nel modo migliore. Da oggi inizia la corsa del Movimento agli Stati generali, i primi della sua storia. Lo faremo tutti insieme: rispetto a quando siamo nati dieci anni fa, l’Italia è cambiata e lo siamo anche noi. Alcuni bisogni dei cittadini sono stati soddisfatti, altri non ancora. Ma si è chiusa un’era e io ho portato a termine il mio compito. È giunto il momento – ha aggiunto Di Maio – per il M5S di rifondarsi. Ed è così importante che ho iniziato a scrivere questo discorso un mese fa. Sono arrivato a Roma nel 2013, avevo 26 anni ed ero appena stato eletto deputato. Venti giorni dopo ero vicepresidente della Camera, il più giovane della storia. Ho lavorato per far crescere il Movimento e proteggerlo dagli approfittatori e dalle trappole lungo il percorso, anche prendendo scelte dure e a volte incomprensibili. La storia ci dice che alcuni la nostra fiducia l’hanno tradita ma per uno che ci ha tradito almeno dieci quella fiducia l’hanno ripagata”.

Ore 17.25 – Carelli (M5S) anticipa le dimissioni di Di Maio: “Governo andrà avanti” – A margine dell’incontro al Tempio di Adriano e poi in un post su Facebook, il deputato M5S Emilio Carelli (uno dei facilitatori nazionali presentati oggi dal Movimento) anticipa le dimissioni di Di Maio: “Continueremo a lavorare insieme! Il tuo gesto ha confermato la grande generosità con cui ti sei dedicato al MoVimento 5 Stelle in questi anni. Sono dimissioni che costringeranno tutti a responsabilizzarsi, sono dimissioni non per mollare, non per rinunciare, bensì per rilanciare e far crescere il Movimento”. Grandi Qui l’articolo completo.

Ore 16.45 – Tra 15 minuti l’inizio dell’evento – È previsto tra 15 minuti l’inizio dell’evento al Tempio di Adriano, durante il quale di Maio parlerà del suo futuro come leader del M5S. Interpellata sul ruolo che avrà l’associazione nella nuova fase che si apre per il M5s, la socia di Rousseau Enrica Sabatini ha rinviato al discorso di Di Maio: “Sono tutti chiarimenti a cui risponderà lui stesso” ha detto.

ore 15:30 – Di Maio arrivato al Tempio di Adriano – Luigi Di Maio è giunto al Tempio di Adriano, in attesa della presentazione dei facilitatori regionali del M5S, prevista per le 17. In questo momento il leader del Movimento sta ultimando il discorso che farà alle 17 in diretta e che riguarderà il suo futuro a capo del partito.

IL PUNTO DELL’INVIATA DI TPI A PALAZZO CHIGI ANNA DITTA

ore 12.15 – Di Maio conferma passo indietro – Nel corso del vertice con i ministri pentastellati, secondo quanto apprende l’agenzia Agi, Luigi Di Maio ha confermato la sua intenzione di fare un passo indietro dalla guida del M5S. Subito dopo, sul suo account Facebook, l’ormai ex leader del Movimento ha comunicato che parlerà “oggi pomeriggio alle 17, a Roma insieme a tutti i facilitatori regionali”.

ore 12 – Spadafora (M5S): “Di Maio parlerà alle 18” – È terminato il vertice di Palazzo Chigi tra i ministri M5s con il leader Luigi Di Maio. All’uscita, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato ai cronisti che Di Maio parlerà alle 18 di oggi pomeriggio: “La cosa importante – ha aggiunto – è restare uniti, tenere tutti uniti nel Movimento, nello scegliere insieme la strada per il futuro”.

ore 11,30 – Ruocco (M5S): “Il governo non è a rischio” – “Non sono questi i punti fondamentali su cui stiamo lavorando, sono i punti del programma”: così Carla Ruocco (M5S) risponde ai cronisti che nei pressi di Palazzo Chigi le pongono domande sulle possibili dimissioni di Luigi Di Maio. A chi le chiede se la scelta possa essere vista come una fuga, Ruocco risponde: “Non penso sia questo lo spirito”. “Più volte è stata invocata negli ultimi tempi una maggiore collegialità”, ha sottolineato la deputata penstastellata. “Questo vuole essere probabilmente un segnale in questa direzione”.

ore 10.15 – Spadafora (M5S): “È un momento delicato. Dobbiamo restare uniti” – “Dobbiamo restare uniti, altrimenti saremo condannati all’irrilevanza”. Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e Sport Vincenzo Spadafora all’arrivo a palazzo Chigi per il vertice tra i ministri M5S.

 

 

ore 09.00 – Conte: “Di Maio tirato per giacca, rispetto le sue scelte. Se fa un passo indietro mi dispiacerà sul piano personale – “Di Maio è stato tirato per la giacchetta, dunque aspettiamo che assuma lui un’iniziativa”. Lo dice il premier Giuseppe Conte ai microfoni di Nonstopnews, su Rtl. “Se fosse una sua decisione lo rispetterò” anche se “mi dispiacerà sul piano personale”, spiega Conte.

ore 8.45 – Atteso vertice ministri M5S. L’inizio del vertice è previsto per le ore 10.

Dimissioni Di Maio: le ragioni della scelta

La leadership di Di Maio nel M5S è finito sotto attacco dopo la crisi di consenso nel Movimento, con le numerose critiche ricevute dai dissidenti negli ultimi mesi.

Altri due parlamentari hanno lasciato ieri il Movimento: si tratta di Michele Nitti e Nadia Aprile, la quale in un comunicato ufficiale parla di “metodi intollerabili” e “comportamenti di dubbia legittimità”.

Ma sulla scelta del capo politico pesa anche la probabile debacle alle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria di domenica 26 gennaio. Se la scelta di Luigi Di Maio fosse ufficializzata, potrebbero esserci ripercussioni sulle sorti del governo già dopo il voto in Emilia-Romagna.

Leggi anche:
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