Venezia, approvato il decreto: dal 1 agosto stop alle grandi navi davanti piazza San Marco e sul canale della Giudecca
L'ultimatum dell'Unesco ha convinto l'esecutivo Draghi ad intervenire con un deciso stop
Il decreto per allontanare da Venezia le grandi navi è stato varato oggi dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento prevede lo stop al passaggio di tutte le grandi imbarcazioni nel canale della Giudecca a partire dall’1 agosto. La decisione del governo Draghi arriva dopo l’ultimatum lanciato lo scorso giugno dall’Unesco, che aveva minacciato l’esclusione di Venezia dai patrimoni se non fossero state allontanate le grandi navi dalla Laguna.
Il divieto di navigazione è previsto per le navi con almeno una di queste caratteristiche: più di 25mila tonnellate di stazza lorda, più di 180 metri di lunghezza, più di 35 metri di altezza e produzione superiore allo 0,1% di zolfo.
Il decreto prevede risarcimenti per le aziende che saranno danneggiate da questa decisioni, mentre le navi da crociera potranno attraccare provvisoriamente a Marghera.
Il primo tentativo di bloccare l’ingresso della grandi nave a Venezia risale al 2012 con il decreto Clini Passera, che rimase al palo per difficoltà che oggi appaiono molto attuali: in buona sostanza si vietava il transito nel Canale della Giudecca alle navi passeggeri di oltre 40 mila tonnellate. Ma solo in presenza di “valide alternative” che non vennero mai trovate.
Il passaggio delle navi da crociera a Venezia è contestato da anni
Nel 2014 ci provò il Comitato interministeriale, ma il Tar annullò il provvedimento. Il governo Draghi è tornato alla carica con un decreto convertito in legge il 12 maggio 2021. Nel testo si prevedeva che l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che gestisce anche la laguna di Venezia, avesse tempo fino al 31 maggio (il termine poi è slittato) per avviare un concorso di idee per individuare punti di attracco fuori dalle acque protette della laguna di Venezia. Un progetto per il quale il governo ha stanziato 2,2 milioni.
E prima ancora, il 25 marzo, i ministri della Transizione ecologica, della Cultura, del Turismo, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, avevano concordato di dirottare in via temporanea il traffico delle grandi navi da Venezia verso Marghera, dove però i due terminal esistenti, specializzati nella gestione del traffico container, non avrebbero le strutture adatte per accogliere i crocieristi.