Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:54
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Scuola, Valditara sugli scioperi: “Strumento superato, non tira più. È finito quello spirito sessantottino”

Immagine di copertina

“Penso sia cambiato qualcosa in profondità: lo sciopero come strumento di lotta politica non tira più. Non funziona più. Si è chiusa, o si sta chiudendo, un’epoca”: il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ridimensiona la portata di un diritto tutelato dalla Costituzione italiana parlando della forma di protesta spesso utilizzata dai docenti.

“Credo sia finita quell’idea antica, forse sessantottina, della scuola come luogo di militanza politica”, dice in un’intervista al Foglio, ricordando di voler proseguire sulla strada tracciata al momento del giuramento: “È ora di avviare una stagione di confronto costruttivo, nella logica di quella grande alleanza fra docenti, studenti, famiglie, istituzioni, parti sociali che ho da subito auspicato”.

Nonostante le difficoltà per far quadrare i conti nella legge di bilancio, che ha visto lo stanziamento di 21 miliardi soltanto per ammortizzare il caro-bollette, Valditara rivendica lo stanziamento di 1,8 miliardi in 3 anni di risorse per la scuola.

“Docenti e personale scolastico si sono accorti – spiega – che è stato appena chiuso un contratto importante che dà un aumento di 124 euro medi mensili, e che ha anticipato a dicembre gli arretrati di stipendio per circa 2.400 euro in media a persona”.

Nonostante ciò però gli stipendi degli insegnanti in Italia sono tra i più bassi d’Europa, e spesso gli edifici scolastici sono fatiscenti e pericolanti.

“Gli insegnanti oggi vogliono risposte concrete, sono interessati a quello che accade nei loro istituti, vogliono capire le strategie complessive che ispirano l’azione di chi governa”, prosegue il ministro Valditara, che per quanto riguarda quest’anno ha strappato lo stanziamento dei soliti 500 milioni di euro per la scuola pubblica, gli stessi dell’ultima manovra, neanche aumentati in funzione dell’inflazione. Per quanto riguarda i fondi destinati alle scuole private, invece, c’è stato un aumento di 70 milioni di euro.

Ti potrebbe interessare
Politica / Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Ti potrebbe interessare
Politica / Roberta Metsola rieletta presidente del Parlamento europeo
Politica / “Sono il civile De Luca”: la nuova gelida stretta di mano tra Meloni e il governatore
Politica / Luca Zaia: “Armi a Kiev? È giunto il tempo della diplomazia”
Politica / La stoccata di Geppi Cucciari al ministro Sangiuliano e a TeleMeloni: “Applaudite, qua non possiamo coprire i fischi”
Politica / Il ministro Sangiuliano contestato, ma su Rai 1 i fischi si trasformano in applausi: i video a confronto
Politica / Il monito di Mattarella contro la "democrazia della maggioranza”
Politica / Città contro campagna e il fattore banlieues: la mappa del voto in Francia
Politica / La lettera di Meloni a FdI: “Noi abbiamo fatto i conti con il fascismo, non c’è spazio per i nostalgici”
Politica / La lettera del ministro Sangiuliano: “Liliana Segre ha ragione sull’antisemitismo”
Opinioni / M5S: tre consigli a Giuseppe Conte