Ultimi sondaggi oggi 11 agosto: non è la Lega il primo partito
Ultimi sondaggi oggi 11 agosto: non è la Lega il primo partito
Con la crisi di governo in atto, i sondaggi politici elettorali sono sempre più al centro della scena. Partiti, media e opinione pubblica li tengono monitorati con particolare attenzione in vista delle possibili elezioni anticipate. Da tutte le rilevazioni emerge il grande consenso di cui gode la Lega di Matteo Salvini, con il Pd staccato di oltre 15 punti percentuali e il M5S in grave difficoltà.
Quel che spesso sfugge al dibattito di questi giorni, però, è che il primo partito d’Italia non è la Lega, ma un altro: quello dell’astensione. Scorrendo le percentuali di consenso che raccolgono le varie forze politiche, colpisce infatti il dato sugli indecisi, che ormai superano abbondantemente il 45 per cento della platea di elettori. Stando a un sondaggio realizzato dall’istituto Tecné il 5 agosto scorso, in caso di elezioni anticipate il 45 per cento degli italiani non voterebbe per nessuno dei partiti in corsa.
La Lega otterrebbe il 38 per cento dei voti, sull’onda del grande consenso popolare di cui gode il suo leader, Matteo Salvini. Ampiamente staccato il Partito democratico, che viaggia intorno al 22 per cento, mentre il M5S precipita sotto il 18 per cento e vede quasi dimezzato il proprio bacino di voti rispetto alle elezioni politiche de 4 marzo 2018.
Tra gli altri partiti, Tecné stima Forza Italia davanti a Fratelli d’Italia di ben due punti percentuali (8 contro 6), mentre la lista Più Europa viene data al 2,4 per cento e i Verdi al 2,2 per cento.
Ultimi sondaggi elettorali: i dati in sintesi
- Lega: 38 per cento
- Pd: 22,4 per cento
- M5S: 17,5 per cento
- Forza Italia: 8 per cento
- Fratelli d’Italia: 6 per cento
- Più Europa: 2,4 per cento
- Europa Verde: 2,2 per cento
- La Sinistra: 1,4 per cento
- Altri: 2,1 per cento
- Astenuti/incerti: 45 per cento
Ultimi sondaggi politici: cosa pensano gli italiani dei “porti chiusi”
Agli intervistati è stato anche chiesto se sono favorevoli o contrari “alla politica dei porti chiusi per contrastare l’immigrazione clandestina e gli scafisti”. Il 59 per cento si è detto favorevole, il 37 per cento è contrario, mentre il 4 per cento dice di non sapere.