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Home » Politica

Berlusconi attacca Zelensky, la replica di Kiev: “Un agitatore, le sue parole un danno per l’Italia”

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“Berlusconi è un agitatore vip che agisce nel quadro della propaganda russa, baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin”: l’intervista in cui leader di Forza Italia attacca Volodymyr Zelensky e lo accusa di aver innescato la guerra “bombardando il Donbass” rimbalza sui siti di informazione ucraini e arriva alle autorità di Kiev, che rispondono a tono. “Le sue parole sono un danno per l’Italia”, dice in un colloquio con Repubblica Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino.

“Getti la maschera e dica pubblicamente di essere a favore di questo genocidio”, l’accusa da Kiev, che ritiene Berlusconi incapace di capire che “le cosiddette ‘repubbliche del Donbass’ non sono mai esistite” e che nella primavera del 2014 “durante la prima fase dell’invasione russa, gli occupanti hanno creato una enclave criminale sul territorio ucraino del Donbass, assolutamente illegale”.

Inoltre, le parole del leader azzurro per Podolyak “ripetono il messaggio chiave della propaganda del Cremlino”, che è “non interferite con noi russi mentre uccidiamo gli ucraini”. “Ogni persona, incluso Berlusconi, che ha il privilegio di vivere in un paese europeo libero – prosegue il consigliere – può ovviamente esprimere la propria opinione, persino sostenere la violenza di massa, la guerra, l’autoritarismo russo. E tuttavia penso che la sua visione misantropica causa danni alla impeccabile reputazione dell’Italia”.

Più o meno sugli stessi toni le parole di Oleg Nikolenko, portavoce del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: “Nel 2010 ho lavorato presso l’ambasciata ucraina in Libia – ricorda – e l’allora presidente Berlusconi volò per incontrare Gheddafi. Durante una cerimonia ufficiale alla presenza delle telecamere ha baciato le mani del dittatore libico per dimostrare la sua lealtà. Le ridicole accuse odierne contro Zelensky sono il tentativo di baciare le mani insanguinate di Putin e dimostrare la sua lealtà al dittatore russo”.

Apprezzata invece la risposta immediata di Palazzo Chigi: “La premier Meloni ha riaffermato l’incrollabile sostegno del governo all’Ucraina”.

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