Gianni Alemanno al TPI Fest 2023: “Meloni mi sta deludendo, non c’è discontinuità con il governo Draghi. Il governo Conte I è stato il migliore degli ultimi 10 anni. Schlein? Un disastro completo”
“Meloni mi sta deludendo, non c’è discontinuità con il governo Draghi”: lo ha dichiarato l’ex ministro dell’Agricoltura, nonché ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno nel corso della terza e ultima serata del TPI Fest 2023, il Festival di The Post Internazionale che per il secondo anno consecutivo si tiene a Bologna.
Intervenuto in collegamento, Gianni Alemanno ha spiegato perché è deluso dalla premier: “Sulla guerra in Ucraina ho una posizione molto diversa da Giorgia Meloni, è stato sbagliato mettere l’Italia in prima linea in questa guerra. Credo che l’appiattimento della presidente del Consiglio nei confronti degli Usa sia stato eccessivo”.
“Meloni è quella che mi sta deludendo di più, vedo assoluta continuità tra il governo Meloni e il governo Draghi”.
Sull’operato dell’attuale ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ruolo ricoperto da Gianni Alemanno dal 2001 al 2006, l’ex sindaco di Roma afferma: “Sta lavorando senza infamia e senza lode. La sua linea è in continuità con i suoi predecessori ed è a difesa dell’identità italiana in campo agroalimentare, una linea storicamente sostenuta da Coldiretti. Il mio giudizio in questo momento non è né positivo né negativo”.
“Il problema di Giorgia Meloni – continua Gianni Alemanno – è che in lei è scattata quella sindrome di dover piacere ai poteri forti. Dopo 10 anni di opposizione ci si aspettava qualcosa di meglio. Invece osservo questa volontà di fare la prima della classe nei confronti degli Stati Uniti, di Bruxelles, si è consegnata all’establishment”.
“Sulla guerra condivido tutto quello che dice Michele Santoro o anche Marco Travaglio – afferma l’ex ministro – Meloni rappresenta una destra che somiglia ai neo conservatori americani, tipo Bush per intenderci. Già Trump sarebbe stato diverso”.
Sulla nascita del suo nuovo movimento e una eventuale candidatura alle Europee, Alemanno afferma: “Non so se mi candiderò alle Europee, prima bisogna fare alcune valutazioni. Al momento, comunque, mi sembra impossibile una eventuale alleanza con Giorgia Meloni”.
“Non auspico la caduta di questo governo – chiarisce Alemanno – ma la direzione è completamente sbagliata”. Sul Reddito di Cittadinanza, invece, l’ex ministro sottolinea: “Il problema generale è che c’è una carenza di politiche di redistribuzione del reddito. Per quanto riguarda la cancellazione del Rdc, ritengo che privare le famiglie dall’oggi al domani rischia di provocare un disastro sociale. Io avrei fatto una riforma per collegare il Reddito di Cittadinanza a prestazioni di lavoro come i lavori socialmente utili”.
Sulla scelta del Partito Democratico, ma anche di Fratelli d’Italia, di sospendere qualsiasi iniziativa come forma di cordoglio per la morte del presidente emerito Giorgio Napolitano, Alemanno afferma: “Posso comprenderlo anche se il giudizio su Napolitano, per quanto mi riguarda, è un po’ più complesso”.
“Sono un po’ in imbarazzo perché Napolitano l’ho conosciuto bene e frequentato spesso quando ero sindaco di Roma. Il problema di fondo è che lui ha fatto una scelta ultra-europeista che poi l’ha portato a essere la sponda della caduta di Berlusconi nel 2011 e all’arrivo di Mario Monti che è stato nefasto per gli italiani. Anche sui temi della giustizia ci sono delle ombre su Giorgio Napolitano”.
Sulla proposta del ministro degli Esteri Lavrov, invece, Alemanno sottolinea che, a suo dire, “l’unico modo per arrivare a una tregua è che l’Occidente, e in particolare l’Italia, sospendano l’invio di armi in cambio di un cessate il fuoco”.
L’ex ministro, poi, ammette che Giuseppe Conte in questo momento è l’unico ad essersi discostato dall’alleanza atlantica aggiungendo: “Sono costretto ad ammettere che il governo Conte I è stato il migliore degli ultimi 10 anni”.
Alemanno, che rivela anche che Giuseppe Conte è stato un suo collaboratore quando era sindaco di Roma, aggiunge sull’ex presidente del Consiglio: “Ha rappresentato alcuni aspetti negativi, il passaggio dal Conte I al Conte 2 è stata una capriola notevole, però ritengo che il governo Conte I ha portato un elemento di novità, forse in quel momento criticabile, soprattutto se paragonato agli esecutivi Draghi e Meloni”.
Sull’immigrazione, l’ex sindaco di Roma sostiene che non “si può contenere un flusso migratorio così massiccio, anche la sinistra se ne deve rendere conto” anche se ammette che l’ex ministro Minniti è “stato il più bravo” sull’immigrazione.
Alemanno esprime anche un giudizio piuttosto netto su Elly Schlein: “È un disastro completo, sembra disegnata apposta per essere la perfetta oppositrice di Giorgia Meloni”.
Non manca, poi, un giudizio sulla strage di Bologna e soprattutto sulle sentenze della magistratura: “Le sentenze non chiariscono quali sono i mandati e, per questo motivo, è difficile essere certi anche degli esecutori. In più vi sono anche altre piste che non sono state esplorate fino in fondo”.
In chiusura, Alemanno esprime anche un giudizio sul sindaco di Roma: “Meglio Raggi o Gualtieri? Dico Gualtieri”.
Torna la festa di The Post Internazionale, che per il secondo anno consecutivo si terrà a Bologna. Il TPI Fest si svolgerà da venerdì 22 a domenica 24 settembre 2023 alla “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.
Tre serate in cui verranno discussi i principali argomenti dell’attualità politica e sociale per un importante momento di confronto sulle idee.
Ospiti alcuni fra i più noti nomi della politica e del giornalismo italiano: da Giuseppe Conte a Pier Luigi Bersani passando per Nicola Fratoianni, Roberto Fico, Galeazzo Bignami, Matteo Lepore, Jeremy Rifkin e tanti altri ancora.
Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna e sarà libera e ad ingresso gratuito.
Gli eventi del TPI Fest sono in programma il 22, 23 e 24 settembre 2023, ogni sera a partire dalle 19 fino alle 23,30 circa.