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Pier Luigi Bersani al TPI Fest: “Non c’è un’ondata di destra, deve riprendere il dialogo con i 5 Stelle”

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“Subito dopo le elezioni, comunque vadano, bisogna cercare di riunire il campo dei progressisti”: è quanto dichiarato dall’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani al TPI Fest 2022, la festa di The Post Internazionale, che per la prima volta si tiene proprio nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.

“Il mio impegno è stato sempre quello, anche se l’ho fatto in diverse forme. Non sono più candidato, ma provo a mettere a disposizione degli altri quello che ho imparato”, ha dichiarato Bersani al TPI Fest. “Dopo il Conte II ho pensato che fosse necessario un impegno di tutti, un campo progressista per arrivare a un programma che potesse competere con una destra che era forte già un anno e mezzo fa, non lo scopriamo adesso”.

“La lista che sostengo con convinzione è data da soggetti plurali. Forze progressiste che possono essere la colonna per costruire un programma che sia orientato al lavoro e ai temi sociali, con proposte nuove. Il mio obiettivo è una sinistra di governo che capisca che troppa disuguaglianza è una zavorra per tutti. Dobbiamo riprogettare quelle colonne come il lavoro, il walfare e il fisco. Noi dobbiamo essere un laboratorio su questi temi, per abbattere le disuguaglianze”, ha aggiunto Bersani.

Perché il campo largo non è nato?, gli chiede Luca Telese: “In primis la difficoltà da parte dei 5 Stelle a completare un processo di maturazione, anche se di strada ne hanno fatta. Anche se in calo, non scompaiono perché una parte di popolo si rivolge a quei richiami, dalla lotta alla povertà alla sobrietà nella politica. Anche se abbiamo il know how su certi temi, questo non vuol dire essere autosufficienti”.

“D’ora in avanti dobbiamo fare quello che non è stato fatto fin qui, quel che arriva di nuovo deve interessarci, altrimenti il Pd diventa il partito dell’establishment. Solo il Pd come colonna principale dei progressisti può avere la forza di legare questi elementi. Qualsiasi cosa accada dopo il voto, questo legame deve ripartire”, ha aggiunto l’ex segretario dem in collegamento al TPI fest di Bologna.

“Siamo agli ultimi giorni prima del voto. Non vedo nel Paese un’ondata di destra, ma è in vantaggio su due aspetti: hanno fatto un’ammucchiata e con questa legge elettorale è un punto a favore. Noi non abbiamo fatto il grande campo. L’altro vantaggio è che tanta gente pensa ‘li abbiamo provato tutti, adesso proviamo Meloni’. La loro debolezza, su cui lavorare, è che se si parla delle differenze tra noi e loro, su temi come flat tax, lotta alla precarietà, sanità, ambiente, diritti ecc. le loro idee non sono maggioritarie. Sono contro i diritti civili e sociali. Su questo sono deboli e su questo dobbiamo cercare i voti. La destra dovrebbe anche riconoscere il 25 aprile, visto che giurano sulla Costituzione”, ha sottolineato Bersani, accompagnato dagli applausi del pubblico.

“Le elezioni si decidono nell’ultima settimana, quando c’è l’onda. Dobbiamo cercare di intercettarla. Non credo che la soluzione sia un governo di larghe intese. Calenda e Renzi possano aiutare a normalizzare questa destra. Sono disposto a riconoscere che loro due sono i più furbi e intelligenti, ma a questa politica manca serietà e coerenza”.

Infine Bersani risponde a una domanda sulla situazione in Ucraina: “Il pacifismo è una realtà su cui la sinistra deve essere ospitale. La sinistra deve unire la legalità internazionale e la ricerca della pace. Lasciare arrivare la Russia ai confini della Polonia non avrebbe portato pace. Dobbiamo aiutarli ad aiutarsi, a resistere. Di certo non con i cioccolatini. Non sono d’accordo sul fatto che a prescindere dalle intenzioni dell’aggressore l’Occidente non dica cessate subito il fuoco, cercando poi di negoziare anche con la situazione attuale sul terreno. Purtroppo al momento non è così”.

TPI FEST 2022

La festa di The Post Internazionale quest’anno sbarca a Bologna, da giovedì 15 a sabato 17 settembre 2022, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.

Tre serate, tre temi diversi: 1. L’agenda sociale del Paese; 2. La Destra al potere?; 3. Una nuova visione del mondo. Il tutto a pochissimi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre. Un importante momento per confrontarsi sulle idee.

Numerosi gli ospiti: dall’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dal governatore dell’Emila-Romagna Stefano Bonaccini all’ex sindaco di Torino Chiara Appendino.

Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.

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