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Luigi de Magistris al TPI Fest: “Se il gas e l’energia fossero bene comune non succederebbe quanto sta succedendo”

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“Io mi ritengo un uomo delle istituzioni ma fuori dal sistema. Il tema della questione morale, della lotta alla corruzione e alla mafia manca in questa campagna elettorale” : è quanto dichiarato dall’ex sindaco di Napoli e leader di Unione popolare Luigi de Magistris durante la terza e ultima serata del TPI Fest 2022, la festa di The Post Internazionale, che per la prima volta si tiene a Bologna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.

Lei si ritiene fuori dal sistema? Di cosa non si parla in questa campagna elettorale?
“Io mi ritengo un uomo delle istituzioni ma fuori dal sistema. Il tema della questione morale, della lotta alla corruzione e alla mafia manca in questa campagna elettorale. A volte si sente parlare di dove prendiamo le risorse… Se penso a quanto viene sottratto allo Stato, mi rendo conto che questo dovrebbe essere un argomento centrale. Se un diritto è un diritto non devi andare con il cappello in mano da qualcuno. Se invece chi gestisce il sistema fa in modo che non è più un diritto cambia tutto… Noi ora dobbiamo gestire un fiume di denaro pubblico, il Pnrr. O sarà una grandissima opportunità per migliorare la vita in Italia oppure diventerà l’ennesima occasione che io ho conosciuto con i miei occhi quando ho fatto il sindaco di Napoli e il magistrato di non fare nulla ma vedere tutto spartito tra pochi. Questo è un tema di cui non si parla. Non se ne parla è perché la mafia è arrivata nel cuore dello Stato al punto che riesce a fare quello che vuole”.

“In campagna elettorale esistono delle idee. L’alternanza scuola-lavoro? Noi siamo l’unica forza politica che ha scritto chiaramente nel proprio programma la cancellazione dell’alternanza scuola-lavoro. Transizione ecologica? Ho governato una delle città più difficili d’Europa. Cito due casi: nel 2011 Napoli è stata l’unica città ad attuare il referendum sull’acqua pubblica. Se il gas e l’energia fossero bene comune e non in mano a multinazionali non avremmo avuto tutto questo. I rifiuti: il modello che mi avevano paventato per Napoli erano incenitore e discarica, il sistema aveva interreto 180 mila tonnellate di rifiuti. Noi abbiamo tolto l’emergenza chiudendo tutte le discariche e abbiamo lavorato sul compostaggio, il trattamento dei rifiuti. Non lo volevano risolvere? Al pubblico conveniva e la ditta che gestiva non aveva interesse a risolvere la questione. Per cambiare bisogna avere persone oneste e competenti e che non hanno paura. Troppa gente si siede al tavolo del compromesso morale. Se c’è scritto l’Italia ripudia la guerra? L’Italia ripudia la guerra. E posso andare avanti con tanti altri esempi”.

Domande dei giovani presenti: copertura economica del suo programma? Come colmare gap con le università del nord? Come agire sul sistema sanitario regionale che non tutela in tutto noi fuori sede?
“Il nostro programma non promette tutto a tutti. Evasione fiscale, stop all’acquisto di armi, tassazione dei super-ricchi, gli extraprofitti che sono più di 10 miliardi. Così si recuperano tanti soldi. Noi siamo netti: chi è super-ricco deve dare a chi è in difficoltà. La questione del sud mi tocca particolarmente. Quello che mi fa male è vedere che in diverse zone del mezzogiorno non ci sono più i ragazzi tra i 18 e i 35 anni. Andare a Milano, Bologna o all’estero deve essere una scelta, non una necessità. Bisogna valorizzare i nostri ragazzi e le nostre ricchezze. Dobbiamo unire il Paese. Non dobbiamo fare l’autonomia differenziata. Sulla sanità: ci sono posti del mezzogiorno in cui se tu hai un malore l’ambulanza arriva dopo 40 minuti e senza medico, arrivi 2 ore dopo al pronto soccorso dove muori e il medico non può fare nulla. Ma questa è malasanità o omicidi? Ricostruiamo la sanità pubblica che deve essere uguale in tutto il Paese”.

Il suo giudizio sul governo Draghi?
“Lo hanno definito il governo dei migliori… Per me il giudizio molto negativo. Tutti gli ultimi governi hanno avuto le stesse idee. Se vince la Meloni o Letta non cambia nulla sotto diversi temi. Ad esempio in politica estera…”

Il Pd è partito di centro-destra?
“Per me è ben saldo al centro. Come si fa a definirlo di sinistra visto quello che ha fatto… Un po’ di coerenza”.

TPI FEST 2022

La festa di The Post Internazionale quest’anno sbarca a Bologna, da giovedì 15 a sabato 17 settembre 2022, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina. Tre serate, tre temi diversi: 1. L’agenda sociale del Paese; 2. La Destra al potere?; 3. Una nuova visione del mondo. Il tutto a pochissimi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre. Un importante momento per confrontarsi sulle idee. Numerosi gli ospiti: dall’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dal governatore dell’Emila-Romagna Stefano Bonaccini all’ex sindaco di Torino Chiara Appendino. Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.

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