“Lavoro 18 ore al giorno, mia moglie è preoccupata per me”: Toninelli spiega la gaffe sul tunnel del Brennero
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli in un video pubblicato sul suo profilo Facebook parla dello scivolone sul tunnel del Brennero
Il ministro Toninelli su Facebook: “Commetterò molti altri lapsus, non me ne frega di uno. Vado avanti” | VIDEO
“Mi stanno prendendo in giro, stanno riempendo pagine di giornali per un lapsus, perché io invece di dire valico, o passante, ho detto tunnel. Ma secondo voi, io mi fermerò per questo? Commetterò molti altri lapsus, non me ne frega di uno, quello che mi interessa è che io lavoro qua dentro e tra le gente tra le 16 e le 18 ore. Chiedetelo a mia moglie che è preoccupata per me e mi dice “Danilo fai di meno”.
Non posso fare di meno, abbiamo l’occasione di rimediare ai disastri di chi mi ha preceduto.
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli in un video pubblicato sul suo profilo Facebook parla dello scivolone sul tunnel del Brennero.
L’intervento sulla gaffe dal minuto 5.40. Il video:
A Genova, nel corso dell’incontro con la Commissaria europea Violeta Bulc, il ministro aveva detto: “Mi sono soffermato su un dossier che ritengo essere molto importante, che è quello del tunnel del Brennero. Sapete quanti degli imprenditori italiani utilizzano, con trasporto principalmente ancora su gomma, il tunnel del Brennero” ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo a guida M5S-Lega.
In questo articolo il video con l’intervento del ministro a Genova.
A molti la gaffe del ministro Toninelli ha ricordato un altro scivolone in merito a un altro tunnel. Quella volta a cadere fu il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Mariastella Gelmini che festeggiando la scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto nazionale di fisica nucleare circa i neutrini che superarono la velocità della luce disse: “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro”.