Terzo mandato, bocciata la proposta leghista per i governatori. Si spacca la maggioranza
Respinto l’emendamento della Lega al dl elezioni sul terzo mandato per i governatori delle regioni. In commissione Affari costituzionali, dove il provvedimento è all’esame, si sono espressi contro la proposta di modifica leghista, Fratelli d’Italia e Forza Italia sostenuti da Pd, M5s, Avs. A sostegno della Lega ha votato Italia viva. Azione non ha partecipato al voto. In tutto ci sono stati 4 voti favorevoli, 16 contrari, un astensione e un non ha partecipato.
“Non posso che ribadire che sarebbe stato meglio ritirare l’emendamento, perché il tema è molto difficile, molto complesso, secondo noi meritava un contesto più ordinato in cui fare la discussione”. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, lo dice alla fine della riunione della commissione Affari costituzionali del Senato che ha bocciato il Terzo mandato per i presidente di Regione proposto da un emendamento della Lega.
Il “contesto più ordinato in cui fare la discussione” cui fa riferimento Ciriani avrebbe potuto essere ad esempio “il Testo unico sugli enti locali”, spiega. Prendiamo atto della scelta, i colleghi della Lega hanno voluto portarlo al voto e la maggioranza si è espressa”, conclude.
“Il Parlamento puo’ sempre decidere di riaprire la discussione. Certo è che il voto, il dato politico, è piuttosto netto”, ha spiegato Ciriani. “Avevo chiesto il ritiro dell’emendamento perché se ne sarebbe potuto discutere con un più calma, in maniera anche più approfondita e c’era la disponibilità da parte di tutti. L’accelerazione ha portato a questo risultato. Il Parlamento è sovrano ma la scelta è piuttosto netta”, ha ribadito.