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Che cos’è la Tav, l’Alta velocità Torino-Lione che sta spaccando il governo giallo-verde

Immagine di copertina
Credit: Nicolas Liponne/NurPhoto/Afp

Tav, che cos’è l’Alta velocità Torino-Lione che sta spaccando il governo giallo-verde

Oggi in Senato un voto importantissimo per il futuro della Tav, e del governo. A palazzo Madama sono in discussione sei mozioni sull’Alta velocità Torino-Lione. Due di queste, una a firma M5s e l’altra Leu, chiedono di bloccare il progetto. Altre 4, a firma Pd, +Europa, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che invece chiedono di proseguire con il progetto.

Ma la Tav c0s’è e perché sta dividendo così tanto l’opinione pubblica?

Il progetto della Tav

Ma la Tav che cos’è? Tav è il nome con cui si fa comunemente riferimento alla linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione per il trasporto passeggeri e merci. Il progetto, di cui si parla dagli anni Novanta, prevede la realizzazione di una linea lunga 235 chilometri che affiancherebbe la linea storica esistente fra le due città.

Il tracciato di cui si discute oggi è stato definito nel 2012 con un accordo tra Italia e Francia ed è diviso in tre parti: la tratta Susa/Bussoleno (di competenza di Rete Ferroviaria Italiana), la tratta Susa- Saint Jean de Maurienne (di competenza della società Tunnel Euralpin Lyon-Turin) e la tratta Saint Jean de Maurienne-Lione (di competenza della società ferroviaria francese Sncf).

Il 70 per cento della linea è in territorio francese, il 30 per cento in territorio italiano.

Circolano molte cifre sul costo complessivo dell’opera: si tratta infatti di stime. Secondo la Corte dei Conti francese, la Tav Torino-Lione ha un costo complessivo di circa 26 miliardi di euro.

Il punto più contestato dell’opera si trova lungo la tratta Susa-Saint Jean de Maurienne, dove è prevista la realizzazione di un tunnel transfrontaliero lungo circa 57 chilometri, che ha un costo di circa 8,5 miliardi. Di questo tunnel sono stati scavati per ora circa 25 chilometri.

Tav sì, tav no

La Tav divide l’opinione pubblica e le comunità locali che sarebbero coinvolte dal passaggio della linea.

I sostenitori del progetto sottolineando che con l’Alta velocità tra Torino e Lione ci sarebbe una considerevole riduzione dei tempi di percorrenza della tratta, che vedrebbe innalzata anche la propria competitività a livello europeo, soprattutto in termini di traffico merci.

Chi si oppone alla Tav la considera un’opera ormai anacronistica e troppo costosa rispetto ai benefici che ne deriverebbero. Le proteste dei movimenti cosiddetti No-Tav sono iniziate già negli anni Novanta, ma sono esplose in particolare dal 2005 in Val di Susa con i primi espropri. Le proteste sono spesso state violente e accese.

La Tav, il contratto di governo e le posizioni di Lega e M5s

Quello della Tav è un tema che ha fortemente diviso non solo l’opinione pubblica, ma il governo giallo-verde. Una spina del fianco non indifferente, dal momento che Lega e M5s sono su posizioni diametralmente opposte. Favorevoli i primi, contrari tanto da averne fatto uno dei loro principali cavalli di battaglia politici, i secondi.

Nel contratto di governo si fa un accenno molto breve alla Tav che recita: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”.

Tav che cos’è: l’analisi costi-benefici

Secondo l’analisi costi-benefici sulla linea alta velocità Torino-Lione, il progetto sarebbe un “enorme spreco di soldi pubblici. I costi superano i benefici di una cifra compresa tra i 7 e gli 8 miliardi”. Secondo la commissione di esperti guidata dal professor Marco Ponti, ci sarebbe una sproporzione di costi di almeno 5,7 miliardi rispetto ai benefici e c’è il rischio che il divario arrivi a toccare gli 8 miliardi.

Nel caso in cui il governo dovesse decidere di non realizzare più l’opera, tra penali e rimborsi il costo massimo sarebbe di 4,2 miliardi. La stima è stata fatta sommando gli importi contenuti nella Relazione tecnico giuridica dell’analisi sulla Tav e in molti casi gli importi indicati come massimi difficilmente saranno raggiunti. In ogni caso, i tecnici specificano che determinare in maniera netta i costi è difficile perché ci sono variabili dipendenti da “più soggetti sovrani”.

Il documento, infatti, è stato firmato da cinque dei sei esperti nominati dal governo.

A che punto è la Tav oggi

La società incaricata della costruzione e della gestione della Torino-Lione, è la Telt. Fino a dicembre 2018 erano stati scavati in tutto 25 chilometri, pari al 15 per cento del totale. Sono 12 i cantieri attualmente operativi: 9 per i lavori destinati a realizzare l’attraversamento alpino, lavori suddivisi per area geografica (4 in Italia e 5 in Francia), 2 per la valorizzazione dei materiali di scavo in Italia e in Francia e 1 per gli impianti tecnologici e per la sicurezza, secondo il Sole 24 ore.

Vi lavorano 800 persone, 530 nei cantieri e 250 tra società di servizi e ingegneria. Lo scavo più importante, quello francese di Saint Martin la Porte, la galleria che sarà poi l’ingresso del tunnel di base, è stato completato. Nel cantiere di Chiomonte, invece, sono terminati nel febbraio del 2017 i lavori per il cunicolo geognostico di 7 km che servirà come accesso alla galleria principale. I lavori proseguono in Francia dove, come fatto sapere da Telt a inizio marzo 2019, lo scavo con la fresa Federica nel cantiere francese di Saint-Martin-la-Porte (SMP4) ha superato, con la fine di febbraio, il 77 per cento dei 9 km previsti.

A fine giugno 2019 il consiglio d’amministrazione di Telt ha dato il via libera alla pubblicazione dei bandi per i lavori del tunnel in Italia, con il cofinanziamento dell’Unione europea salito al 55% per la parte internazionale.

Tav, il percorso completo

Questa mappa mostra il percorso completo della Tav, che collega Torino a Lione. Il percorso comprende una sezione transfrontaliera di 65 chilometri.

Tav cos’è, Torino-Lione in cifre

Qui alcuni dati essenziali forniti dalla Telt.

• 164 km totali di gallerie da scavare e 57,5 km per il tunnel di base del Moncenisio, opera principale della sezione transfrontaliera che si estende da Saint-Jean-de-Maurienne (Francia) a Susa (Italia)

• Messa in servizio della linea prevista per il 2030

• Oltre il 18% dello scavo totale è già stato realizzato

• I lavori sono suddivisi in 81 gare su 12 siti operativi ➢ Circa 1000 persone stanno lavorando alla costruzione dell’infrastruttura. Al culmine delle attività, i cantieri avranno 4.000 posti di lavoro diretti e indiretti

• L’80% della linea sarà dedicato al trasporto di merci, il 20% al trasporto passeggeri

• Il costo della sezione transfrontaliera è di 8,6 miliardi di euro. Al momento, il 40% è finanziato dall’Unione Europea, il 35% dall’Italia e il 25% dalla Francia

• La Torino-Lione consentirà di: – eliminare dalle strade alpine 1 milione di TIR – ridurre le emissioni di gas serra di circa 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno – ridurre il tempo di viaggio per i viaggiatori: 1h 47” anziché 3h 47” per la tratta Torino-Lione, 4h 30’’ anziché quasi 7h per Milano-Parigi, circa 4h invece di circa 5h 30’’ per Torino-Parigi.

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