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Home » Politica

Tamponi truffa in Campania, tutte le reazioni all’inchiesta di TPI

Immagine di copertina

Covid, tamponi falsi in Campania: tutte le reazioni all’inchiesta di TPI

Un’inchiesta esclusiva di TPI ha portato a galla una mega-truffa che ha messo a rischio la salute di migliaia di cittadini della Campania (e non solo): tamponi falsi il cui finto esito negativo ha poi portato persone inconsapevolmente positive al Covid-19 a contatto con altre persone. La notizia è stata accolta in modo diverso da alcuni esponenti del mondo politico, ecco alcune delle reazioni che abbiamo raccolto finora.

L’INCHIESTA COMPLETA DI TPI SUI TAMPONI FALSI IN CAMPANIA

Covid, tamponi falsi in Campania, la reazione di Vincenzo De Luca

“Quello che emerge da questa inchiesta, sulla quale senza entrare nel merito dell’indagine e con la piena fiducia nel lavoro degli inquirenti, conferma che occorre elevare il livello di attenzione e intensificare tutti i controlli”, ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Appena la settimana scorsa abbiamo ufficialmente richiesto ai carabinieri del Nas un impegno straordinario. Avranno la piena e massima collaborazione. Si sta facendo un gran lavoro di pulizia e per casi come questi non ci sono attenuanti di alcun genere: chi commette questi reati deve andare in galera, in gioco c’è la via dei cittadini. Si configura il reato di epidemia colposa”.

De Luca risponde a TPI sull’inchiesta dei tamponi falsi: “I responsabili devono andare in galera. È epidemia colposa”

Covid, tamponi falsi in Campania, la reazione di Luigi de Magistris

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato la notizia definendola gravissima. “L’organizzazione che ha fatto migliaia di tamponi Covid falsi è un fatto di una gravità inaudita e mi auguro che la magistratura farà il suo corso e il suo lavoro, insieme alle Forze dell’Ordine. Con il massimo rigore e la massima severità perché è inqualificabile e indegno”.

Tamponi Covid falsi Campania, la reazione di de Magistris all’inchiesta di TPI: “Fatto gravissimo, ora massimo rigore e severità”

Covid in Campania, la reazione di Caldoro ai tamponi falsi

Anche il capo dell’opposizione di centrodestra del Consiglio regionale Stefano Caldoro ha commentato l’inchiesta di TPI. “In Campania ormai è il caos”, ha spiegato Caldoro. “La Campania sta diventando un caso nazionale in senso negativo per la gestione dell’emergenza sanitaria, a parole sotto controllo. Ma i dati dicono altro”

Truffa tamponi falsi in Campania, Caldoro: “Regione nel caos, stiamo diventando un caso nazionale negativo”

Sileri a TPI: “Questi sciacalli vanno puniti per procurata pandemia”

Anche il viceministro della Salute commenta l’inchiesta di TPI: “Tamponi falsi in Campania? Questi sciacalli devono essere colpiti. E’ chiaro che se lì vi è stato un atto illecito, per altro sulla salute dei pazienti, questa organizzazione va punita senza pietà. Nel momento in cui ci vogliono 8 ore per fare i tamponi, il virus corre e la diagnostica è l’arma per fermare l’avanzata del virus, una cosa del genere è davvero criminale”.

Truffa tamponi falsi in Campania, Sileri a TPI: “Questi sciacalli vanno puniti per procurata epidemia”

Covid in Campania, il commento di De Falco

Il senatore fuoriuscito dal Movimento Cinque Stelle Gregorio De Falco ha detto la sua in merito all’inchiesta di TPI sui tamponi falsi in Campania. “È raccapricciante quello che hanno fatto, perché in questa situazione una cosa del genere ha due profili: il primo è lo sciacallaggio”. Poi ha proseguito: “Considerando che la pandemia viene più volte associata a una situazione di guerra, uno sciacallaggio durante una situazione di guerra è di quanto peggio possa esistere. Normalmente in guerra cose di questo genere sono oggetto di processo sommario e di pene esemplari. Ecco, questo andrebbe tenuto in conto. Qui il problema non è la truffa, la truffa è una sciocchezza. C’è una volontarietà nell’accettazione delle conseguenze nel dichiarare tutti negativi. L’ipotesi è concreta”.

Truffa tamponi falsi in Campania, De Falco: “Nel vuoto delle istituzioni si insinua il malaffare”

Tamponi falsi in Campania, Borrelli: “Caso di epidemia colposa gravissimo”

Il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, dopo aver appreso dell’inchiesta di TPI, ha commentato: “La truffa dei falsi tamponi messa in piedi da un manipolo di delinquenti senza scrupoli e dignità, che raggiravano ignari cittadini promettendo test rapidi a basso costo e con esiti in tempi da record, è un crimine ignobile. Proprio nel momento di massima diffusione del contagio questi soggetti hanno finto di effettuare le prestazioni consentendo che soggetti positivi al virus circolino tranquillamente, ignari del fatto che il test a cui si sono sottoposti non è mai stato realizzato. È un caso di epidemia colposa gravissimo per il quale questi criminali dovranno rispondere davanti a un giudice e alla loro coscienza, ammesso e non concesso che l’abbiano”.

Tamponi falsi Campania, consigliere Borrelli (Europa Verde): “Caso di epidemia colposa gravissimo”

Tamponi falsi in Campania: cosa è successo

I carabinieri del NAS di Napoli hanno scoperto un’organizzazione che effettuava tamponi per la ricerca del Covid senza però avere a propria disposizione i macchinari adatti a processare i campioni né personale specializzato per tali mansioni. Da quanto si evince dalle intercettazioni, si parla di migliaia di tamponi eseguiti, migliaia di tamponi con esito falso che hanno contribuito alla diffusione dell’epidemia soprattutto in Campania (ma non solo).

Il documento che smaschera la banda

Nella nostra inchiesta abbiamo riportato un’intercettazione di una delle conversazioni oggetto dell’indagine dei carabinieri del NAS di Napoli. “Io gli facevo il tampone (Covid, ndr) e lo mettevo su una striscetta già usata e non gli dicevo niente. Non attendevo nemmeno i 20 minuti e dicevo: è negativo guagliò, tutto a posto! Capito? Tanto io già so che quella striscetta è negativa quindi non tengo il rischio. (…) Che me ne fotte… Nella sua testa lui è negativo. Se pure fosse stato positivo già avrebbe fatto i guai… Che me ne fotte a me”.

Le intercettazioni

 

Una delle testimonianze riportate nella nostra inchiesta è quella di Maria, che il 31 agosto aveva 38 di febbre, tosse e debolezza: poco prima era stata a Cosenza con sua nipote ed erano entrate in contatto con un parente risultato positivo al Covid. Maria allora si è rivolta al medico del 118 – a capo della banda truffatrice; all’epoca, anche se la regione Campania non aveva ancora dato ai privati l’ok per effettuare quel tipo di test, l’organizzazione aveva già trovato un modo per truffare il prossimo soprattutto con l’aumento dei contagi dopo il periodo estivo. Maria fa il tampone così come parte della sua famiglia. L’esito è negativo e il medico rassicura la nipote: “Tua zia era perfetta, non ha nulla”. La febbre di Maria però non passa e la donna finisce in ospedale dove qui il tampone invece risulta positivo.

La testimonianza

 

Un’altra vittima di questa mega-truffa ha raccontato a TPI di aver effettuato un tampone privato in attesa dell’esito di quello fatto all’Asl: “Dall’Asl ci mettevano tempo e io sono impazzito perché avevo paura. Così ho richiesto privatamente un test rapido. È risultato negativo. Poi invece dopo una settimana l’Asl mi ha comunicato che il mio tampone Covid era positivo. D’altronde avevo alcuni sintomi del Coronavirus come la perdita del gusto e dell’olfatto”.

 

La storia di una delle persone truffate
L’INCHIESTA DI TPI SUI TAMPONI FALSI IN CAMPANIA
  1. Le intercettazioni
  2. Chi sono i membri dell’organizzazione
  3. La testimonianza
  4. La storia di una delle persone truffate
  5. Il commento di De Magistris, sindaco di Napoli
  6. Il documento che smaschera la banda
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