Tajani elogia Mussolini, gli europarlamentari di sinistra italiani a TPI: “Ora si dimetta”
Tajani: "Mussolini ha fatto anche cose buone": è bufera. Ai microfoni di TPI i gruppi parlamentari che hanno chiesto le dimissioni del presidente dell'Europarlamento
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha elogiato l’operato di Mussolini durante un intervento radiofonico: “Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero, seguendo Hitler, ha fatto delle cose positive per il nostro Paese”. Come era prevedibile, le affermazioni hanno scatenato polemiche online e offline.
La sinistra dell’europarlamento chiede le dimissioni immediate di Antonio Tajani. TPI.it ha intervistato alcuni politici dei gruppi GUE/NGL e Socialisti e Democratici, che hanno ritenuto certe frasi “inammissibili”.
Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, ha dichiarato a TPI: “Vogliamo le dimissioni di Tajani. Non deve assolutamente passare l’idea che in Europa ci possa essere spazio per una riabilitazione di tutto quello che ha fatto Mussolini e di tutto ciò che ha comportato il fascismo. Questa cosa è indecente e indegna del ruolo che ricopre. L’Europa nasce proprio dalle macerie del fascismo per dire: mai più. Il fascismo ha la stessa faccia del nazismo, dovrebbe ricordarselo il presidente”.
“Poi tra l’altro ha usato argomentazioni da bar, da pancia del popolo: ‘Mussolini ha rifatto le strade’. In quell’epoca tutto il mondo stava facendo le strade, non è stato un genio in questo Mussolini. Forse dobbiamo cominciare davvero a fare i conti col passato, invece che scordare la storia come Tajani”, ha continuato la segretaria di Possibile.
Secondo Beatrice Brignone riabilitare Mussolini significa incentivare episodi di odio razziale di oggi: “Lo spiega benissimo Umberto Eco nel suo Ur-identikit del fascista. Il fascista infatti non arriva con la maglia nera e il braccio alzato, così lo riconosceresti subito. Ma arriva con tanti altri piccoli segnali e a rileggere gli scritti di Eco oggi, è impressionante quanto siano attuali. La rilettura della storia, la ricerca costante del nemico, l’odio per gli immigrati. L’antifascismo è quanto mai attuale, soprattutto dentro le istituzioni”.
Anche i parlamentari Ue del Gruppo confederale della sinistra europea (GUE) stanno manifestando il loro dissenso. Eleonora Forenza, membro GUE dal 2014, ha detto a TPI che “chi riveste la carica di Presidente del Parlamento europeo non deve dimenticare il discorso del bivacco, in cui si esplicitava la volontà di trasformare il Parlamento italiano in un bivacco di manipoli, che inaugurò il regime fascista e un ventennio di atrocità per la storia europea. Il presidente non può rimuovere neanche per un secondo che Altiero Spinelli elaborò il Manifesto di Ventotene proprio dal confino fascista”.
Proprio il Parlamento europeo ha approvato pochi mesi fa una risoluzione contro l’emergere della repressione di estrema destra, dopo le violenze di Casapound a Bari nel settembre 2018. Secondo Eleonora Forenza, “Il presidente non fa che usare lo slogan che ogni nostalgico del fascismo, dalla fine della guerra ad oggi, ha ripetuto per provare a giustificare e normalizzare il fascismo. C’è un idiosincrasia: prima il parlamento europeo approva una risoluzione contro il fascismo, poi il presidente del Parlamento europeo ne parla bene, assurdo”.
Antonio Tajani, dal canto suo, si difende dopo l’episodio, “si vergogni chi strumentalizza le mie parole sul fascismo! Sono da sempre un antifascista convinto”, ha dichiarato.
Recentemente, anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella si è esposto contro l’apologia del fascismo: “Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il fascismo ebbe alcuni meriti ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di affermazioni gravemente sbagliate e inaccettabili”.