Anniversario strage di Brescia, Mattarella: “I terrorismi sono stati sconfitti, nostro impegno è testimoniare”
“L’ordigno che la mattina del 28 maggio 1974 venne fatto esplodere in Piazza della Loggia doveva uccidere, seminare paura, intimorire le forze democratiche. Era un anello di quella catena nera del terrore che pretendeva di minacciare la convivenza civile e i diritti costituzionali, insanguinando l’Italia”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della strage di Piazza della Loggia.
“Brescia e il Paese intero risposero con fermezza e unità, opposero la solidarietà di popolo alla disumanità dei terroristi. La coscienza civile e la maturità delle principali forze sociali, sindacali, politiche, fecero argine in difesa della nostra democrazia e della nostra civiltà”, ha aggiunto Mattarella. “Il cammino della Repubblica è potuto proseguire nella affermazione dei propri valori, delle conquiste raggiunte, della partecipazione. I terrorismi sono stati tutti sconfitti. In questa giornata di ricordo il nostro pensiero deferente va alle vittime di quella terribile strage, a quanti ne hanno portato le ferite nel tempo, al dolore dei familiari che nessuno potrà mai cancellare”
“La memoria sollecita un impegno di testimonianza, rivolto anzitutto ai più giovani. Ne è stata esempio l’azione dei familiari delle vittime che, riuniti in associazione e forti di un largo sostegno nella comunità, hanno tenuto alta l’attenzione verso una ricerca compiuta della verità sui responsabili dell’attentato”, ha proseguito il Capo dello Stato. Parole di conforto anche da parte della Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati: “Non dimenticare: è l’imperativo morale che questo anniversario impone alle nostre coscienze, insieme al dovere di contrastare con fermo rigore e massima severità ogni nuova forma di violenza o di terrore, in Italia e nel resto del mondo”.
“Gli anni di piombo, che nella strage di Piazza della Loggia – scrive il Presidente del Senato – trovarono uno dei loro momenti più vigliacchi e crudeli, hanno segnato profondamente la nostra storia repubblicana. Furono un vero e proprio attacco armato alla società, alle istituzioni e alla democrazia, perpetrato attraverso atti criminali sciagurati e imperdonabili. Enorme è il numero delle donne, degli uomini e dei bambini travolti dalla ferocia delle bombe e dei proiettili, e ancora più grande è la cifra delle sofferenze che quell’orrore lacerante ci ha lasciato”, continua Casellati.