Lo staff di Lamorgese al Viminale costa mezzo milione in meno della “bestia” di Salvini
Un'inchiesta dell'Espresso ha evidenziato che il nuovo staff della ministra Lamorgese fa risparmiare alle casse degli italiani 560mila euro
Lo staff di Lamorgese al Viminale fa risparmiare mezzo milione di euro
A ognuno il suo staff. Che Luciana Lamorgese, attuale ministra dell’Interno, avesse deciso di adottare un profilo più basso riguardo la comunicazione era notizia nota, ora l’Espresso, in un’inchiesta che andrà in edicola domenica prossima e che è stata anticipata in queste ore, ha fatto anche i conti.
Il nuovo ministro dell’Interno ha dato vita a un nuovo corso che porterà, alla fine dell’anno solare, a un risparmio di 560mila euro, grazie allo staff Lamorgese.
Una bella differenza con lo staff dell’ex ministro dell’Interno che, tra collaboratori a vario titolo e team della comunicazione, era arrivato a costare, per le casse dello Stato, oltre 700mila euro all’anno.
In pratica a quanto pare il Ministero si può gestire tranquillamente spendendo un quinto di quello che Salvini faceva spendere agli italiani.
La neoministra dell’Interno Luciana Lamorgese non ha nessun account social. Una differenza enorme rispetto al suo predecessore, Matteo Salvini, che ha incentrato tutta la sua propaganda politica sui suoi canali social, con l’ormai celebre Bestia. Una differenza che non è passata inosservata – ironia della sorte – al “popolo del web”, che proprio su Facebook, Twitter e Instagram, ha condiviso foto e meme sulla mancanza di account social di Lamorgese.
Lamorgese si affida ai canali di comunicazione tradizionali, comunicati stampa e note ufficiali: forse è per questo che i numeri dei risultati ottenuti, ad esempio, sul fronte dell’immigrazione non sono così ridondanti come quelli che Matteo Salvini ci ricordava ogni due/tre post su Facebook, Twitter e Instagram.
Come spiegato nell’articolo dell’Espresso, oltre ai funzionari interni, il ministro Lamorgese può contare su una segreteria particolare e su una segreteria tecnica con persone assunte dall’esterno, in base a un rapporto fiduciario.
I membri di questi due uffici che fanno direttamente capo alla Lamorgese sono in numero ridotto rispetto a quello dello staff di Salvini e comportano, di conseguenza, dei costi inferiori.
Precedentemente, i costi per questi stessi apparati era di 424.427,75. Ora, per gli stessi ruoli, si è arrivati a spendere 152mila euro. Per quanto riguarda l’ufficio stampa, lo staff precedente aveva a disposizione 256mila euro, mentre quello di adesso – coordinato dal dott. Godino – comporta una spesa di 41mila euro.
La Bestia, che funziona grazie a 35 esperti digitali incaricati di coprire per 24 ore la vita pubblica e privata di Salvini, ha spinto la Lega al 34 per cento dei consensi delle Elezioni Europee dello scorso 26 maggio al ritmo di 17 post al giorno, e conquistando oltre 60 milioni di interazioni e 5 milioni di ore di video visualizzati. Ma ha continuato a favorire l’ascesa del partito anche dopo il voto. Oggi i follower su Facebook sono più di 3,8 milioni, 1,8 su Instagram e 1,2 su Twitter.
L’ex ministro Salvini è stato fortemente criticato per il suo spasmodico uso dei social, per le comparsate al Papetee, e la sua sistematica assenza dal Viminale. Molti commentatori social hanno visto nello stile sobrio di Luciana Lamorgese un buon punto di partenza che fa presagire un lavoro serio e competente al ministero.