Omesso rinnovo del piano pandemico, indagati gli ex ministri della salute Speranza, Grillo e Lorenzin
In uno stralcio romano dell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della pandemia l’allora ministro della Salute Roberto Speranza, insieme ai suoi predecessori Giulia Grillo e Beatrice Lorenzin, è indagato per omissione in atti d’ufficio: gli inquirenti li accusano di essere i responsabili della mancata istituzione e rinnovo del Comitato Nazionale per la pandemia.
La posizione delle due ex ministre è meno grave e potrebbe essere archiviata, riguarda l’aggiornamento del piano pandemico, che era fermo al 2006. Oltre agli ex ministri, per l’ipotesi di reato di omissione in atti d’ufficio per non aver definito i piani nel dettaglio, ci sono Giuseppe Ruocco, direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria dal 2012 al 2014 e dal 2017 al 2021 come segretario generale del ministero della Salute; Ranieri Guerra come direttore generale della Direzione Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute dal 2014 al 2017; Maria Grazia Pompa, direttrice dell’Ufficio 5 fino al 2016; Francesco Paolo Maraglino, direttore dell’Ufficio 5 della Direzione Prevenzione Sanitaria.
Per “falso ideologico” in relazione ai “dati falsi comunicati all’Oms e alla Commissione Europea attraverso appositi questionari” sono indagati Ranieri Guerra; Claudio D’Amario; Francesco Paolo Maraglino; Loredana Vellucci; Mauro Dionisio. Infine, per “truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche” è indagato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.