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Spadafora (M5S): “Salvini incita all’odio maschilista”, il vicepremier: “Che ci fa al governo con me? Si dimetta”

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Spadafora (M5S): “Salvini incita all’odio maschilista”, e lui: “Si dimetta”

Spadafora Salvini | Tra Matteo Salvini e Vincenzo Spadafora non corre (di nuovo) buon sangue. Dopo gli scontri in passato sul ddl Pillon e sul Family day, il sottosegretario M5s alle Pari opportunità accusa il vicepremier leghista di aver esposto all’odio maschilista Carola Rackete, la capitana della Sea Watch 3.

“L’ha definita criminale, pirata, sbruffoncella. Parole che hanno aperto la scia dell’odio maschilista contro la Capitana con insulti dilagati per giorni e giorni sui social”, ha detto Spadafora in un’intervista a Repubblica.

Intanto è stata annullata la presentazione prevista per oggi, 9 giugno, del primo censimento nazionale dei centri antiviolenza alla presenza di Spadafora e la ministra Giulia Bongiorno, ma non si conoscono i motivi ufficiali dell’annullamento.

Secondo il quotidiano Repubblica, ha influito sulla decisione l’irritazione del vicepremier Salvini per le parole di Spadafora nell’intervista al quotidiano diretto da Carlo Verdelli.

“L’Italia vive una pericolosa deriva sessista. Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti alle donne arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti più importanti?”, aveva detto l’esponente grillino.

La replica di Salvini non si è fatta attendere: “Che ci sta a fare al governo con me? Cosa sta a fare il sottosegretario? Sta al governo con un pericoloso razzista e maschilista? Fossi in lui mi dimetterei”, ha detto Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa al Cara di Mineo.

“Se mi ritiene così brutto si dimetta e faccia altro nella vita. Ci sono delle Ong che lo aspettano”, ha proseguito Salvini aggiungendo: “Io spero che il governo duri 4 anni, certo se ogni giorno c’è un sottosegretario cinquestelle che si alza e la spara diventa impegnativo”.

Salvini Spadafora | La replica del vicepremier: “Io in sovrappeso, ma non maschilista”

Più tardi il vicepremier leghista, rispondendo alle domande dei ministri su eventuali pericoli per la tenuta del governo, ha commentato: “Il governo non è rischio, se tutti lavorano il governo va avanti”. “Posso essere accusato di essere sovrappeso, ma maschilista no. Forse Spadafora si era alzato male stamani, è un problema suo. Certi insulti me li aspetto dalla sinistra, non dagli alleati”.

“Posso essere accusato di essere sovrappeso, ma maschilista no”, ha continuato Salvini. “Forse Spadafora si era alzato male stamani, è un problema suo. Certi insulti me li aspetto dalla sinistra, non dagli alleati”, ha detto ancora il vicepremier leghista parlando alla Camera con i cronisti.

“Con il codice rosso – ha aggiunto – abbiamo fatto più di quanto abbia fatto la sinistra negli anni precedenti. Il 22 luglio lo approveremo. Magari questo sfugge al solerte sottosegretario. Certo, la castrazione chimica sarebbe il top, anche se il Movimento Cinque Stelle non è d’accordo”.

Salvini ha poi ribadito la sua posizione sulla permanenza di Spadafora nel governo: “Se pensasse quello che ha detto, se fossi in lui mi riterrei a disagio a rimanere al governo con una brutta persona come me, con razzisti, fascisti, sessisti, omofobi e maschilisti. Non so come fa. Ma se uno dice uno sciocchezza chiede scusa, io l’ho fatto tante volte”.

Il sostegno a Salvini e le critiche a Spadafora

Sostegno a Salvini dal suo partito che ha detto di non accettare offese gratuite da nessuno, e ha chiesto le scuse (o le dimissioni) di Spadafora.

Solidarietà anche da Giorgia Meloni, che definisce le parole di Spadafora “deliranti”.

Critiche dall’opposizione per l’atteggiamento di Spadafora, che con le sue parole ha provocato l’ira di Salvini e di conseguenza l’annullamento della conferenza stampa.

“In Italia una donna su tre subisce violenza e una ogni tre giorni viene uccisa, questi sono i dati su cui tutti dovremmo concentrare la nostra attenzione e rivolgere il nostro impegno. La lotta alla violenza maschile deve unire, non dividere, deve generare scelte bipartisan, come è sempre stato, non diventare un terreno di scontro interno al governo”, ha detto Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e coordinatrice nazionale di Forza Italia.

E ancora Alessia Rotta del Pd che dice: “Il sottosegretario alle Pari opportunità si accorge che Salvini, ministro del suo governo, istiga all’odio contro le donne! Invece di agire contro un simile atteggiamento Spadafora annulla la conferenza stampa sui centri antiviolenza. E anche oggi delle donne se ne occupano domani”, dice la deputata dem.

Anche altre parlamentari Pd, come Lucia Annibali e Valeria Fedeli, concordano con Spadafora e la sua tesi secondo cui Salvini e la Lega propagano odio maschilista, ma lo accusano di non aver fatto nulla di concreto per combattere la violenza sulle donne.

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