A Roma i sovranisti scendono in piazza per la “Marcia della Liberazione”. Tra i sostenitori anche Enrico Montesano: “Se non otteniamo niente, ci vuole un po’ di disobbedienza civile”
Sovranisti in piazza a Roma con la “Marcia della Liberazione”
Sabato 10 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni, è in programma la “Marcia della Liberazione”, manifestazione con la quale i sovranisti chiedono “la fine del neoliberismo, un modello economico e di pensiero che sfrutta molti per arricchire pochi”. Promossa tra gli altri da Diego Fusaro, filosofo e fondatore di Vox Italia, e Sara Cunial, ex parlamentare dei 5 Stelle ora al Gruppo misto, tra le promotrici della manifestazione dei No Mask che si è tenuta sempre a Roma lo scorso 5 settembre, la marcia, che avrà inizio alle 14, è stata organizzata per “dare voce anzitutto alle categorie e alle classi sociali duramente colpite dalla crisi economica e dalle politiche liberiste del governo. Per chiedere che lo Stato faccia lo Stato, ovvero protegga e dia sicurezza alle classi subalterne”.
Il comitato promotore, che chiede “una profonda svolta, contro un governo schiavo dell’Unione europea e della grande finanza”, ha anche stilato “10 comandamenti” che vanno dalla “moneta sovrana in uno Stato sovrano” all'”aumento dei salari e un reddito minimo di 1.000 euro per disoccupati”, dalla “libertà di scelta terapeutica” allo “stop al 5G” fino alla “fine dello stato d’emergenza e al ripristino della democrazia e della libertà”.
La manifestazione è sostenuta anche da alcuni volti noti, tra i quali figurano Rosita Celentano ed Enrico Montesano. “È un’opportunità per ascoltare persone davvero competenti e oneste che ci raccontano del Paese e di come possiamo riprendere in mano questa matassa cosi ingarbugliata di questi ultimi decenni. Nei momenti difficili si deve cogliere l’occasione di fare un balzo in avanti e ora bisogna farlo” ha spiegato la Celentano in un video pubblicato su Youtube, mentre Montesano, che ha un passato da europarlamentare, ha affermato: “Sostengo l’iniziativa e condivido in pieno i dieci punti della Marcia per la liberazione, bisogna partecipare numerosi. Se non riuscissimo a ottenere qualcosa con queste belle manifestazioni vuol dire che pacificamente dovremmo iniziare a fare un po’ di disobbedienza civile”.
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