Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Siria, Salvini: “Stop soldi alla Turchia, non siamo complici di Erdogan”

Immagine di copertina

Il leader della Lega contro l'offensiva della Turchia scattata mercoledì nel Nord-Est della Siria contro i curdi, ritenuti da Ankara "terroristi"

Salvini: stop soldi alla Turchia, non siamo complici di Erdogan

“Sospendere immediatamente ogni forma di finanziamento, italiano ed europeo, alla Turchia”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, interviene duramente sull’offensiva della Turchia scattata mercoledì nel Nord-Est della Siria contro i curdi, ritenuti da Ankara “terroristi”. “Noi, a differenza di Conte e Di Maio, non vogliamo essere complici delle stragi di Erdogan”, ha detto Salvini, riferendosi alle posizioni che attribuisce al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, suoi ex alleati.

Una risposta, seppur indirettamente, arriva dalla viceministra per gli Affari europei francese, Amelie de Montchalin. “La possibilità di imporre sanzioni alla Turchia è sul tavolo e l’Ue ne discuterà al Consiglio europeo della settimana prossima”, ha detto ai microfoni di France Inter. La de Montchalin ha aggiunto che “non si può rimanere impotenti di fronte a una situazione scioccante per i civili, per le forze siriane per 5 anni al fianco della coalizione anti-Isis, ma soprattutto per la stabilità della regione”.

Intanto, l’Italia ha convocato l’ambasciatore turco per esprimergli la più ferma condanna per l’attacco contro i curdi siriani e definisce “inaccettabili” le minacce di Ankara sui profughi. Il premier Giuseppe Conte non usa mezzi termini: le parole del presidente Recep Tayyip Erdogan, pronto a spedire in Europa oltre tre milioni e mezzo di profughi se Bruxelles si metterà di traverso, sono un vero e proprio “ricatto”.

“Non possiamo accettare che ci possa essere un ricatto tra l’accoglienza fornita dalla Turchia” ai rifugiati, “meritevole ma con fondi europei, e l’offensiva in Siria”, ha detto Conte.

“Il fatto che ci siano rapporti commerciali con la Turchia, e che faccia parte della Nato, non sono elementi che possono in questo momento rendere accettabile un intervento militare”, ha aggiunto Conte, intervenuto telefonicamente a Piazza Pulita, su La7.

Dello stesso parere anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Sull’operazione lanciata dalla Turchia in Siria “condanniamo con forza ogni tipo di intervento militare perché rischia di pregiudicare gli sforzi della coalizione anti Isis. La soluzione della crisi siriana non può passare attraverso l’uso delle armi, ma attraverso dialogo e diplomazia. Il popolo siriano ha già sofferto abbastanza”, ha detto in un’intervista Repubblica.

L’ambasciatore turco: “Delusi e scioccati dall’Italia”

“Siamo scioccati e delusi dalle dichiarazioni del governo italiano”, perché “non è ciò che ci aspettiamo da un alleato” e “lo siamo egualmente per altri Paesi alleati”. Lo ha detto l’ambasciatore di Turchia in Italia, Murat Salim Esenli, in conferenza stampa all’ambasciata a Roma. “L’Italia per noi è un partner strategico e per questo abbiamo aspettative e abbiamo consultazioni politiche regolari, a livello ministeriale e di segretari generali”, ha spiegato.

“Spero che il governo dell’Italia, ad alti livelli, capisca da dove veniamo” e “perché stiamo facendo quest’operazione”.

QUI tutti gli aggiornamenti sull’offensiva della Turchia in Siria LIVE
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Politica / Femminicidi, Valditara: "Aumento degli abusi legato anche all'immigrazione illegale" | VIDEO
Politica / Stefania Proietti spodesta Donatella Tesei: "Stimolerò la partecipazione"
Politica / De Pascale stacca Ugolini di 17 punti: "Ora un patto repubblicano col Governo per le alluvioni"
Politica / In Emilia-Romagna e Umbria il centrosinistra fa doppietta. Schlein: "Vittoria delle forze progressiste". Meloni: "Auspico collaborazione"
Politica / Autonomia differenziata, cosa ha detto la Consulta e cosa succede adesso
Politica / "Vuoi eliminare il Garante?": pubblicati i quesiti dell'Assemblea costituente M5S
Politica / Il vicesegretario della Lega Crippa: “Tra Mattarella e Musk sto con Elon”