Sileri: “Vaccino obbligatorio se lo farà meno del 30-40%. I no vax? Mi dispiace per loro”
“Ho avuto il Covid, ma certamente sì: mi vaccinerò quando sarà il mio turno”, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, parla ad ‘Agorà’ su Rai 3 e spiega perché il vaccinarsi sarà necessario anche per le persone che hanno avuto già il Covid.
“Immagino che avendo già avuto l’infezione sarò fra gli ultimi a essere vaccinato, e spero che la mia dose iniziale vada a un nonno di 85 anni che così potrà andare avanti nella sua vita e spegnersi naturalmente senza Covid. Sicuramente più avanti nel tempo, ma andrà fatta. Sarà come una sorta di richiamo”, precisa Sileri.
In merito all’immunità guadagnata da chi si è ammalato di Covid-19 ed è guarito, “è difficile avere certezze perché il virus è nuovo, però sicuramente chi lo ha avuto ha una sorta di immunità che potrà essere più o meno forte, più o meno duratura. Ma sicuramente un ricordo dell’incontro con il Coronavirus nelle mie cellule immunitarie ci sarà. Quanto poi durerà, francamente non lo sa nessuno ed è per questo – ripete il viceministro e medico – che il vaccino andrà fatto anche a coloro che hanno avuto il Covid”.
Il viceministro è tornato anche sull’obbligo della vaccinazione: “Credo che gli italiani chiederanno il vaccino anti-Covid. Ma se dopo un anno, un anno mezzo, scopriamo che meno del 30-40% della popolazione ha fatto il vaccino, una qualche forma di obbligatorietà secondo me sarà necessaria”, le parole del viceministro Sileri. L’obbligo in caso di mancata vaccinazione volontaria, secondo Sileri, sarà necessario perché “non possiamo permetterci che il virus continui a circolare. Se oggi c’è qualche no-vax secondo il quale il vaccino non serve dopo 60 70 mila morti, e a mio avviso saranno ancora di più fino a quando si arriverà a una protezione di gregge – riflette il viceministro e medico – mi dispiace per lui”.
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